Tra qualche giorno sarà ancora, per la 46esima volta, trofeo Biondetti (4-5-6 luglio 2014). Siamo nel lembo d’Italia stretto tra Lucchesia e Versilia e stiamo parlando di una manifestazione che affonda le sue radici in un passato quasi leggendario, quel passato che racconta le gesta di Clemente Biondetti. Clemente Biondetti, pilota toscano, da molti considerato lo “stradista” per eccellenza, il più forte corridore, passato alla storia, tra l’altro, per avere vinto quattro edizioni della Mille Miglia. ù
Lo spirito del Biondetti è proprio quello di rievocare l’atmosfera delle corse automobilistiche “primordiali”. Atmosfera fatta di pericoli, macchine già testate e velocissime, passione forte per uno sport che distraeva le persone dai problemi di un’Italia reduce da una guerra a prossima a un altro conflitto mondiale. A rendere lustro alla manifestazione i più grandi marchi di auto d’epoca della prima metà del ‘900. Eccoli nel dettaglio: Alfa Romeo,Amilcar, Anzani, Aston Martin, Ballot, Bentley, BMW, BNC, Brasier, Bugatti, Ceirano, Chrysler, Daimler, De Coucy, EPH, Jaguar, Fiat, Lancia, Lombard, Mercedes, MG, OM, Peugeot, Riley, Salmson, Siata, Singer, Stutz, Vermorel.
Ricordiamo che le vetture che accedono alla competizione sono quelle in configurazione “sport” e che nonostante le tante domande di iscrizione, il limite massimo è stato fissato in 50 vetture. La ratio di questa decisione è quella di garantire una qualità degna dell’appuntamento di spessore. Un appuntamento inserito, è bene ricordarlo, nel calendario Fiva. Un ulteriore attestazione di stima che la dice lunga sulla bontà dell’idea.