La revisione auto è una pratica a cui chi è in possesso di una vettura deve sottoporsi periodicamente per verificare che il veicolo sia in regola per circolare. In questo anno da poco iniziato sono però state introdotte alcune modifiche alla norma da tenere presenti.
Revisione auto: le novità
A partire dal 1° gennaio 2017 sono entrate in vigore alcune modifiche alla normativa relativa alla revisione auto. La direttiva 2014/45/UE richiede infatti maggiore preparazione da parte degli addetti che devono eseguire i controlli. Una scelta fatta per evitare che possano circolare veicoli non idonei.
Secondo il provvedimento non tutti gli addetti del settore possono quindi occuparsi della procedura. Si stabilisce infatti l’introduzione di “un sistema di formazione che comprenda una formazione iniziale e corsi periodici di aggiornamento o un esame appropriato. Dovrebbe essere definito un periodo transitorio per consentire il passaggio senza difficoltà del personale attuale addetto ai controlli a un regime di formazione periodico o di esame”, recita il provvedimento”.
Niente può quindi essere più lasciato al caso. “Al fine di assicurare standard elevati in materia di formazione, competenze e controllo, agli Stati membri – prosegue la direttiva – dovrebbe essere consentito di prescrivere competenze supplementari e corrispondenti requisiti in materia di formazione”.
C’è però una parziale buona notizia per gli automobilisti. La commissione Bilancio della Camera dei deputati ha infatti recentemente bocciato l’emendamento che impediva di sottoporre a revisione solo i veicoli per cui fosse stato “verificato l’avvenuto pagamento, dell’anno in corso e degli anni precedenti, della tassa di proprietà, della tassa di circolazione e della situazione di fermo amministrativo“. Al momento della revisione quindi non si controllerà il bollo auto.
Revisione auto: quando è necessario farla
Il Portale dell’Automobilista spiega bene cosa prescrive la norma in merito alla revisione auto. Il veicolo deve infatti essere sottoposto alla procedura per la prima volta quattro anni dopo l’immatricolazione. Successivamente i richiami devono essere fatti ogni due anni. I controlli sono quindi più ravvicinati rispetto a quanto accadeva qualche tempo fa per garantire il più possibile la sicurezza di chi si mette alla guida.
Le scadenze devono essere rispettate “per autovetture, autocaravan, autoveicoli per trasporto promiscuo, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale e di massa complessiva non superiore ai 3.500 Kg”. A partire dal 2003 la regola viene applicata anche motoveicoli e ciclomotori.
Ci sono invece situazioni in cui la revisione deve essere effettuata a cadenza annuale. Questo vale per “autovetture, autocaravan, autoveicoli per trasporto promiscuo, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale e di massa complessiva non superiore ai 3.500 Kg”.
Revisione auto: documenti utili
Per effettuare la revisione presso un ufficio della Motorizzazione Civile è necessario ricordarsi di compiere alcune semplici azioni:
- presentare domanda su apposito modello TT 2100. La carta può essere reperita pressola sede più vicina della Motorizzazione Civile o online;
- allegare attestazione di versamento di 45,00 euro sul c.c.p. 9001 intestato al Dipartimento Trasporti Terrestri;
- prenotare la visita e prova del veicolo;
- presentare la carta di circolazione del mezzo.
In alternativa, l’automobilista può fare la revisione presso un’officina autorizzata a scelta. Qui basta presentarsi per richiedere un appuntamento.