L’automobilista che intende contestare una multa può scegliere la strada del giudice di pace. A differenza del ricorso al prefetto che è di tipo amministrativo, quello al giudice di pace è giurisdizionale. Di conseguenza cambia la modalità di gestione della procedura.
Come funziona il ricorso al giudice di pace contro multa auto
Nel caso in cui il guidatore decida di proporre ricorso al giudice di pace contro la multa auto ricevuta, partecipa a una vera e propria udienza durante la quale può presentare tutti gli atti e la documentazione a suo favore. In pratica contesta la contravvenzione per violazione del Codice della strada, facendo sponda anche su prove, testimoni, sopralluoghi e perizie di vario genere.
In linea di massima è consigliabile rivolgersi al prefetto se riscontra irregolarità all’interno della contravvenzione, come errori di scrittura dei dati ovvero di stesura del verbale. Nei casi più complicati e insidiosi in cui si entra nel merito della multa, è preferibile rivolgersi al giudice di pace che approfondisce il caso nel dettaglio.
Ricorso al giudice di pace contro multa auto: come va presentato
Il ricorso al giudice di pace deve essere inviato tramite raccomandata andata e ritorno o, in alternativa, di persona alla cancelleria degli uffici del togato di competenza. Per la presentazione del ricorso ci si può anche affidare al proprio legale.
Il termine da rispettare per presentare opposizione è di 30 giorni dalla notifica della contravvenzione, o dal rigetto del prefetto. Il ricorso tramite il giudice di pace presenta una serie costi da affrontare. Si va da quelli per l’assistenza di un legale alle spese vive che consistono nel contributo unificato di 43 euro e la marca di bollo di 27 euro.
Nel ricorso è possibile chiedere l’archiviazione del verbale, la modifica della sanzione applicata per l’infrazione contestata, la rateizzazione della somma da pagare, la sospensione degli effetti del verbale e delle sanzioni accessorie, come la perdita punti o la sospensione della patente.
Il giudice di pace può dichiarare inammissibile il ricorso, convalidare la multa con ordinanza, annullare in tutto o in parte la multa. Se il giudice di pace dà torto, il ricorrente può rivolgersi al giudice unico del Tribunale civile competente per territorio. Trattandosi di una opposizione davanti a un giudice togato, è necessaria l’assistenza di un legale. In ultima analisi è ammesso il ricorso per Cassazione.