Non c’è verso: agli italiani stanno proprio antipatiche le cinture di sicurezza. Il fenomeno, prima concentrato prevalentemente nel Meridione, va a toccare un po’ tutto lo Stivale. Ma chi non ottempera all’obbligo legislativo rischia di incombere in conseguenze civili e penali.
Bambini, cosa dice l’art. 172
Partiamo dai bambini, i soggetti più a rischio. Piuttosto chiaro, a tale riguardo, il Codice della Strada: “I bambini di statura inferiore a 1,50 m – recita l’articolo 172 – devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato secondo le normative stabilite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, conformemente ai regolamenti della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite o alle equivalenti direttive comunitarie”.
Anno nuovo, norma nuova
Dal primo gennaio 2017 è diventato obbligatorio l’uso dei seggiolini in auto per i bambini fino a 125 cm di altezza. Ciò consente di posizionare la cintura di sicurezza in maniera più efficace a coprire spalle e torace del minore. Riducendo i pericoli in caso di sinistro. I bambini più alti di 125 cm possono essere assicurati a dei supporti di rialzo senza schienale, ma provvisti di braccioli, mentre per i bambini sotto i 125 cm di altezza, i rialzi senza schienale non sono più vendibili. All’entrata in vigore della R129, cioè la nuova normativa sui seggiolini.
Cosa rischia il guidatore
Severe le sanzioni per chi contravviene alle nuove regole sul trasporto dei minori: multe da 80 a 323 euro, con sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi per i recidivi. E in caso di incidente con ferite al bambino il guidatore è ritenuto responsabile delle lesioni fisiche civilmente e penalmente. Responsabilità sempre del conducente anche per i passeggeri più grandi, che, se beccati senza cintura, prendono una multa di 81 euro. Le donne in gravidanza sono esentate dalla cintura di sicurezza solo se in possesso di certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti al loro utilizzo.