Ad aver fatto breccia nelle preferenze dei consumatori è proprio il segmento dei suv compatti ovvero di quei modelli in grado di offrire tutti i vantaggi e le comodità di questi modelli ma senza le dimensioni ingombranti tipiche di queste auto. Qualche nome da segnare in agenda da qui alla fine del 2020? C’è solo l’imbarazzo della scelta perché tra suv compatti già in vendita e presenti nelle concessionarie e altri modelli che sono stati annunciati ma non ancora acquistabili, sono numerose le case automobilistiche che provano a farsi largo.
Ecco quindi i vari Ford Puma, Opel Mokka, Seat Arona, Citroen C3 Aircross, Mazda MX-30, Toyota Yaris Cross. A cui aggiungere DS3 Crossback, Nissan Juke, Renault Captur, Audi Q2, Peugeot 2008, Hyundai Kona, Dacia Spring e Skoda Kamiq. Dal prezzo estremamente variabile sulla base dell’auto scelta, ma anche delle dotazioni a bordo, i suv compatti sono comodi anche per muoversi con una certa libertà negli ambienti della città e allo stesso tempo non disdegnano percorsi più lunghi.
Migliori suv compatti 2020 per rapporto qualità prezzo
Opel Mokka è il primo suv della casa automobilistica tedesca che sarà disponibile anche in versione elettrica. Opel lo proporrà infatti anche nelle varianti tradizionali a benzina e diesel. C’è però una novità importante da segnalare ed è la disponibilità della sola trazione anteriore. Non è un caso che nella nuova denominazione di questo suv compatti manchi la lettera X.
Seat Arona ha da sempre catturato l’attenzione per la disponibilità di una versione a metano con tre serbatoi per un’autonomia di 400 chilometri a cui va sommare quella garantita dalla spinta supplementare a benzina per 160 chilometri. Siamo insomma davanti a un suv compatto con alimentazione alternativa e dal costo in linea con il mercato ovvero da 21.500 euro.
Sicuramente è riduttivo considerare Toyota Yaris Cross la versione rialzata del modello di partenza perché è comunque dotata di una serie di caratteristiche che conferiscono carattere e personalità, anche se la meccanica è simile. Attesa nelle concessionarie dalla metà del prossimo anno per acquistare questo crossover occorre una spesa variabile tra 21.000 e 25.000 euro.
Quali suv compatti scegliere per la città
Nissan Juke, così come gli altri suv della casa automobilistica giapponese, riveste un ruolo centrale nel mercato perché ha contribuito a dare il via alla diffusione di massa. Questa nuova generazione è più lunga, mostra grandi fari tondi, è dotata di uno schermo per l’infotaiment di 8 pollice e sarà acquistabile anche come ibrida plug-in. Per i prezzi si comincia da circa 20.000 euro.
C’era grande attesa per Renault Captur, uno dei suv compatti più venduti in Europa e in Italia. Questa seconda generazione guadagna 11 centimetri in lunghezza, ma soprattutto una release plug-in da 160 CV con il motore 1.6 a benzina accompagnato da una batteria da 9,8 kWh in grado di assicurare un’autonomia di percorrenza in elettrico fino a 65 chilometri nelle strade urbane. Il costo di partenza è di 17.700 euro.
C’è anche la versione elettrica di Peugeot 2008 con un’autonomia da oltre 300 chilometri. Rispetto ad altri modelli che si collocano sullo stesso segmento di mercato, si caratterizza per un aspetto più aggressivo per via delle forme scolpite. A convincere sono anche i propulsori tricilindrici a benzina, scattanti e performanti. Sul fronte dei prezzi, la spesa minima è di 21.000 euro.
A differenza di altri modelli, Skoda Kamiq si distingue per essere un suv compatto con più ampio spazio e per le gambe e per la testa. I motori 1.000 cc turbo a benzina con 95 e 115 CV fanno il proprio dovere sia in termini di sprint che di consumi limitati. Per portare a casa questo modello servono almeno 21.000 euro, optional per l’arricchimento esclusi.