In Italia 3 incidenti su 4 sono causate da distrazioni al volante, in maggioranza per l’uso eccessivo degli smartphone. È l’analisi del primo “Tavolo sulla Sicurezza Stradale”.
Comportamento scellerato degli utenti
Interlocutori come Anas, Ania, Aci, Polizia Stradale, #Forumautomotive e Dekra Italia hanno discusso attorno al tavolo. In un incontro presieduto anche dal numero uno della Commissione Trasporti Altero Matteoli e dal segretario della Commissione Trasporti della Camera, Paolo Gandolfi. La “maggior parte degli incidenti stradali deriva da distrazioni“ (telefonare o messaggiare con lo smartphone mentre si guida, uso dei dispositivi tecnologici dell’auto) e “da comportamenti estremi, non razionali, scorretti o imprudenti che possono certamente essere modificati”. “Il tavolo è molto importante – spiega Gandolfi – perché è un’occasione di confronto con soggetti diversi ed e’ stata anche l’occasione per capire la necessità di avere un coordinamento unitario di tutte queste attività sulla sicurezza stradale”.
Manovre scoordinate
“Il problema della sicurezza stradale – specifica – oltre ad essere difficile da risolvere, trova una delle sue complessità proprio nel fatto che si è molto scoordinati nelle azioni: ognuno fa il proprio pezzo e a volte non si agisce tutti nella stessa direzione”. “Il Tavolo – conclude Gandolfi – è stato un’ottima occasione per verificare questi aspetti e proporre dei rimedi“. Il Tavolo sulla Sicurezza stradale inoltre, come si legge nella relazione del primo anno, ha deciso di “sostenere le proposte di modifiche del Codice della Strada con una serie di azioni per arginare il fenomeno dell’utilizzo alla guida dello Smartphone”.
Proposte al Governo
In particolare le azioni prevedono: Prevedere il ritiro della patente da uno a tre mesi fin dalla prima infrazione; Favorire campagne di formazione, comunicazione, informazione e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale; Promuovere la formazione e l’aggiornamento degli operatori del settore; Unificazione, per quanto possibile, delle regole del traffico stradale in Europa. Per arginare il fenomeno della Velocità alla guida si propone poi di favorire campagne di formazione, comunicazione, informazione e sensibilizzazione.