I segnali dati coi fari dei camion hanno precisi significati, che vi descriviamo nelle righe sotto.

SITUAZIONI ABITUALI – Il camionista li fa lampeggiare per indicare un pericolo più avanti sulla strada rappresentato da un posto di blocco della Polizia Stradale o da un autovelox. In alternativa questa indicazione su un tratto extraurbano può riferirsi a un incidente. Chi sta al volante deve ridurre la velocità e prestare la massima attenzione alla strada. Qualora il lampeggio continuasse per qualche secondo l’avviso riguarderebbe una pattuglia di Forze dell’Ordine a fermare i TIR. Meglio pure qui rallentare così da non incorrere in multe pesanti.

GUIDA NOTTURNA – I segni dei camionisti possono riferirsi anche alla volontà di sorpasso, ravvisato mediante un breve lampeggio. In tal caso il mezzo davanti deve rallentare e posizionarsi a destra, in modo da facilitarlo. Una serie di segni avvengono durante la notte, quasi sempre per indicare che il conducente è tenuto ad attivare i fari antiabbaglianti. Infine, laddove un TIR si rompesse sulla strada, il camionista dovrebbe accendere tutti i segnali di pericolo per comunicare agli altri il guasto.

ECCO QUANDO SI SBRACCIANO… – Esistono anche alcuni segni dei camionisti da eseguire con le mani. Qualora un conducente mostrasse dal finestrino la mano con il palmo aperto, è perché vorrebbe comunicare che un veicolo ha qualche problema con il carico. Se invece notasse che non va qualcosa con una ruota, il guidatore disegnerebbe con la mano un cerchio. Indicare con il dito indice il marciapiede, significa comunicare un qualche problema grave. Esiste inoltre una serie di segni per i pedoni. Uno di questi consiste nel fare un veloce gesto laterale. Questo permette al pedone di capire che deve sbrigarsi ad attraversare la strada.

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