Torna agli antichi splendori del passato la Jaguar XK120 SE. Un’opera d’arte in movimento, bella come nei suoi giorni migliori, firmata Pininfarina.
La nascita nel 1954
L’auto è un simbolo della ricostruzione del dopoguerra. Vide la luce nel 1954, versione ad “equipaggiamento speciale”: oltre alle ruote a raggi, prevedeva anche sospensione più rigide, un motore più potente ed un doppio sistema di scarico. La commissionò Max Hoffman, fra i più celebri importatori e distributori di modelli europei negli Stati Uniti. Proprio dalle sue sollecitazioni nacquero la Mercedes 300 SL Ali di Gabbiano, la Porsche 356 Speedster e l’Alfa Romeo Giulietta Spider.
Dal dimenticatoio alla rinascita
Pezzo di storia dimenticato, accatastato vicino a vecchi rottami. Passato 37 anni fa ad un collezionista tedesco, non era mai stato messo a punto. Due anni fa il passaggio di consegne a Classic Motor Cars, compagnia specializzata nel restauro di illustri modelli risalenti al passato. Aston Martin, Ferrari, Bugatti, Lancia e tanti altri brand hanno fatto ricorso alla sua vasta esperienza. Ingegneri e tecnici impiegano impianti sofisticati per ridare lustro alle bellezze di un tempo a Brigdnorth, cittadina inglese nella contea dello Shropshire.
Ricostruzione ex-novo
La CMC ha ricostruito (e riverniciato) il telaio, il cambio, i fascioni paraurti e le sospensioni. Per i pezzi mancanti ha impiegato la tecnica dello stampaggio in 3D, a partire dalle plastiche dei fanali. All’interno nuovi tessuti, mentre l’80% di tutte le cromature è stato rifatto. Ed anche il motore è stato potenziato. Spinta, in origine, da un sei cilindri 3.4 da 160 CV, la sportiva raggiunge ora 180 CV. Secondo quanto racconta Classic Motor Cars, i paraurti sono stati prodotti ex novo, prendendo spunto da alcune vecchie fotografie. Alla casa inglese sono servite 6.700 ore per completare i lavori. Acquistata da un ricco commerciante neyorkese, la Jaguar XK120 SE è stata mostrata durante il concorso d’eleganza di Pebble Beach (California).