Aumenti del pedaggio autostradale dal 2021 sì, ma solo in pochi limitati tratti. Nelle maggior parte dei casi non è previsto alcun incremento delle tariffe per il transito sulla rete autostradale in concessione. Come ricordato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la norma introdotta nel decreto Milleproroghe prevede la sospensione di qualsiasi adeguamento tariffario nei confronti delle società per le quali è in corso l’aggiornamento o la revisione del rapporto concessorio.
Ogni variazione viene quindi applicata solo alla definizione dei nuovi contratti che devono recepire il regime tariffario previsto dall’Autorità di regolazione dei trasporti. Si tratta di una decisione che va in linea con quanto approvato lo scorso anno.
Nuove tariffe 2021 per il pedaggio autostradale
Mappa dell’Italia in mano, sono pochi gli scatti in avanti sul fronte tariffario. Più esattamente, non è prevista alcuna variazione per le società concessionarie nei cui confronti è intervenuta la scadenza della concessione e per le quali sono attualmente in via di definizione le procedure di riaffidamento tramite gara.
Per tali società, per cui i rischi di un incremento del pedaggio autostradale erano maggiori, il decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero dell’Economia, prevede che i rapporti economici saranno definiti con la predisposizione di uno specifico Piano finanziario transitorio. In definitiva, gli adeguamenti tariffari sono applicati per la società Autovia Padana nella misura del 3,20% e per la società Bre.Be.Mi. (Milano-Bergamo-Brescia) nella misura del 3,49%.
Aumenti pedaggio autostrada, tratte coinvolte
L’incremento delle tariffe autostradali sulla tratta A21 Piacenza-Brescia deriva dall’applicazione della nuova Convenzione in seguito di una procedura di gara. Come rende noto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’aumento è dovuto alla somma dei parametri tariffari rappresentati da una serie di voci ben precise. Tre per la precisione: inflazione (0,50%), parametro riequilibrio (-0,45%), parametro legato alla remunerazione degli investimenti (3,15%).
Nel corso dell’anno la società ha quindi attivato investimenti per 27,8 milioni di euro. Per il collegamento autostradale Milano-Bergamo-Brescia – l’altro tratto interessato dalla revisione delle tariffe autostradali – l’incremento deriva dalle due componenti: inflazione (+0,50%), parametro riequilibrio (2,9%). L’entità dell’aumento tariffario – rende sempre noto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – risente degli elevati oneri di costruzione di una nuova tratta autostradale. Per tale collegamento il concessionario applica uno sconto del 30% per gli utenti abituali.