Il Museo Ferruccio Lamborghini sarà trasferito da Ferrara (per la precisione Dosso) a Bologna. Prima si trovava in una piccola cittadina fuori provincia era poco valorizzato sia dal pubblico che dagli intenditori. Ora sarà trasferito in un edificio del gruppo Lamborghini, una struttura che produceva componenti oleodinamiche e lasciata in disuso a seguito dello spostamento degli impianti industriali in altri paesi.
Il Museo raccoglie tutti i gioiellini prodotti da Ferruccio Lamborghini: dalla sua Miura SV personale all’avveniristica Countach fino al misconosciuto offshore di Classe1 spinto da motori Lamborghini, a un prototipo di elicottero, tanti trattori e un’immensa raccolta fotografica. Il progetto è nato per volontà di Tonino Lamborghini, figlio del fondatore della nota casa automobilistica. Ecco l’emozionante racconto della creazione del museo nelle parole di Tonino:
“Fin da ragazzino ho iniziato a collezionare cose che oggi troviamo esposte al museo. Ho cominciato con gli adesivi, che allora si chiamavano decalcomanie, delle varie sigle appiccicate sui trattori. Poi mi sono messo a girare per campagne, sotto falso nome, a cercare i trattori che aveva fatto mio padre. Piano piano ho iniziato a trovarne uno dopo l’altro, alcuni dei quali prodotti in due, tre esemplari. Li abbiamo risistemati, riverniciati, e un bel giorno feci vedere questa collezione a mio padre, che invece di apprezzare mi disse che avrei dovuto pensare a lavorare, non a queste cose vecchie. Un po’ imbarazzato ne accesi uno, e vidi gli occhi azzurri di mio padre velarsi dalla commozione. Allora mi disse: Beh, avevo la tua età e neanche un soldo in tasca. Va avanti così”
Ci andrò sicuramente!!!