I sensori di parcheggio semplificano la vita agli automobilisti. In poche manovre viene parcheggiata la macchina, anche negli spazi stretti.

FUNZIONAMENTO

Per un loro corretto montaggio e funzionamento ottimale occorre innanzitutto capire il agiscono. Percettori di distanza, si attivano quando rilevano un ostacolo, emettendo onde elettromagnetiche oppure ad ultrasuoni che vengono inviate al controller. Quest’ultimo dispositivo le elabora ed attiva l’accensione dei LED. Con una frequenza ed una luminosità variabili a seconda della distanza rilevata tra il proprio mezzo e l’ostacolo. Per il corretto utilizzo vanno montati sia sulla parte anteriore che su quella posteriore dell’auto.

KIT

Tranquillamente allestiti da soli, sono ormai disponibili come accessori di serie in molte  vetture di nuova costruzione. Per effettuare questa operazone è necessario avere a disposizione un cacciavite, un trapano, un sondino da elettricista e un rotolo di nastro isolante. Acquistato l’apposito kit (provvisto o meno di display), possiamo iniziare col lavoro.

INSTALLAZIONE

Il primo passo da compiere per il montaggio dei sensori di parcheggio consiste nel praticare con il trapano quattro piccoli fori simmetrici sul paraurti posteriore del veicolo. Una volta effettuata l’operazione occorre aprire il bagagliaio del veicolo per procedere ai collegamenti elettrici. Utilizzando la derivazione delle luci di posizione posteriori e della retromarcia inserire il cavo che sarà stato fatto precedentemente passare attraverso i fori del paraurti, e collegarlo alla centralina dei sensori. Adesso tocca inserire i sensori nei fori, facendo attenzione a seguire l’ordine A, B, C, e D della centralina.

VERIFICHE

Nel posizionare la centralina all’interno del bagagliaio assicurarsi di collocarla in una posizione facilmente accessibile, ma al riparo da urti accidentali. Sistemare poi i fili sotto il pannello. Non vi resta che mettere in moto ed effettuare una prova dei vostri sensori di parcheggio che aiuteranno uomini e donne a parcheggiare con facilità.

Articolo precedenteMercedes 190: linee da esempio per le classi future, l’introduzione del multilink
Prossimo articoloNuova Renault Scenic 2017: caratteristiche e prezzi

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here