Segnali stradali: indicazioni da tenere sott’occhio

Caratteristiche e obiettivi di ciascun cartello

Per la conquista della patente, è fondamentale conoscere ogni singolo aspetto della normativa riguardante il codice della strada. Una buona ripassata dei segnali non fa però mai male, divisi innanzitutto in indicazioni degli agenti di traffico, luminosi, verticali e orizzontali (senza dimenticare i complementari e di cantiere), citati secondo ordine di prevalenza in caso di conflitto.

SEGNALI STRADALI VERTICALI – Generalmente posizionati sul lato destro della strada, sono integrabili da pannelli integrativi per delineare la validità nello spazio della direttiva, chiarirne il significato, limitarne l’efficacia ad alcune fasce di utenti o per determinati intervalli di tempo. La prima sottocategoria è quella di pericolo, di forma triangolare con vertice che punta verso l’alto (ad eccezione i pannelli distanziometrici e la croce di S. Andrea) e solitamente dislocati a 150 metri dal punto di inizio. La seconda è di prescrizione, diretta a evidenziare limitazioni, obblighi e divieti a cui coloro che percorrono la strada devono sottostare, ripartiti in precedenza, obbligo e divieto e normalmente posti dove comincia la direttiva, mentre al suo termine lo stesso segnale è integrato dal pannello “fine”. La terza e ultima, di indicazione, risulta utile per fornire ai conducenti le informazioni necessarie nella guida o nell’individuare determinati punti chiave del territorio (strade, luoghi, servizi e itinerari) e classificata in preavviso, direzione, conferma, identificazione strade, itinerario, località e centro abitato nome strada, turistici e territorio e altri segnali relativi alla guida dei veicoli o alle installazioni/servizi. Lo sfondo di questi ultimi è di colore diverso in relazione a quanto riferito (es. verde autostrade, bianco strade urbane, giallo per situazioni provvisorie).

GLI ALTRI CARTELLI – I segnali complementari sono adibiti a rendere maggiormente visibile il tracciato in caso di curve, ostacoli e punti critici, attraverso delineatori di margine, di curva stretta e dispositivi per la segnalazione di ostacoli. Gli orizzontali, tradizionalmente di colore bianco (giallo se si tratta di cantieri di lavoro temporanei), sono tesi a loro volta a regolare la circolazione, con particolari indicazioni su comportamenti da seguire, come strisce longitudinali continue o discontinue, linee di arresto, frecce direzionali e segnalazioni di divieto di sosta. I luminosi invece sono i classici semafori con l’obiettivo di regolare il flusso del traffico.

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