Con l’arrivo della bella stagione facciamo ampio ricorso al condizionatore in macchina. Tuttavia l’auto non fa distinzioni quando aspira ed è il filtro a tener pulita l’aria che respiriamo.
Filtro aria: ogni quanto sostituirlo
Con ricorrenza periodica va cambiato il filtro abitacolo. Se non svolge a dovere il compito per cui è predisposto, diventa più complicato arrivare alla temperatura desiderata. Sostituitelo ogni 15.000 km od ogni anno, ma anche prima nel caso abitiate in zone molto inquinate. Trovate una condensa sul parabrezza? Potrebbe trattarsi di ventilazione inefficace.
I vari modelli impiegati dalle case costruttrici
Se avete buone abilità manuali, potete anche provare a compiere l’operazione da soli. Consultate attentamente il libretto d’uso e manutenzione. Poi prendete il filtro, solitamente collocato nel vano motore alla base del parabrezza o nell’abitacolo stesso, sotto il cassetto portaoggetti. Rimuovete dunque il filtro cartaceo e mettete quello nuovo. Una via alternativa esiste: la pulizia, anche se più difficoltosa. Laddove, nella scatola specifica, il filtro sia di carta porosa, smontate il vano all’interno. Estraetelo e ripulitelo attraverso un compressore o una bomboletta di aria compressa. Il filtro è in maglia d’acciaio? Pulitelo mettendolo a bagno nel gasolio all’interno di una bacinella per un quarto d’ora e spruzzate un getto d’aria compressa. E se il filtro è in spugna avete modo di immergerlo in uno sgrassatore e lasciarlo asciugare. Quello in spugna poliuretanica va invece solo sostituito.
A carboni attivi garantisce risultati migliori
In circolazione esistono parecchie tipologie di filtro abitacolo. Nella conformazione classica presenta diversi stati di fibre, in tal caso agisce con lo strato centrale di microfibre caricate elettrostaticamente, che attira le particelle respirabili, filtrandole. Più moderna è la versione a carboni attivi, che risucchia lo sporco grazie alla carica elettrostatica. Rispetto al primo è decisamente più efficace.