Con l’arrivo della normativa Euro 6, l’utilizzo dei catalizzatori SCR è stato reso obbligatorio nei motori delle auto diesel. Lo scopo è il rispetto dei limiti restrittivi sulle emissioni inquinanti. Per raggiungere questo obiettivo, i catalizzatori SCR utilizzano la chimica aggiungendo un composto che conosciamo come AdBlue, che scompone le particelle nocive dei gas inquinanti e le trasforma in composti puliti.
I gas di scarico dei veicoli a combustione contengono particelle inquinanti che li rendono cancerogeni e cancerogeni. Sebbene la tecnologia sia molto avanzata, la produzione di energia attraverso i combustibili fossili è inefficiente e malsana.
Normative ani-inquinamento più severe
La normativa Euro 6 è stata la più restrittiva e difficile da superare per i motori diesel. Ha iniziato ad essere applicato il 1 settembre 2014 in una prima fase, che è stata prorogata il 1 settembre 2015, come requisito obbligatorio per tutte le nuove auto e i furgoni venduti, limitando le loro emissioni a 80 mg per chilometro. Queste normative cercano di applicare limiti severi alla produzione di monossido di carbonio, idrocarburi, ossidi di azoto e particelle.
Per evitare che queste particelle fuoriescano nell’atmosfera e di conseguenza nell’aria che respiriamo, sono stati introdotti diversi sistemi di neutralizzazione come il ricircolo dei gas di scarico (EGR), convertitori catalitici, filtri antiparticolato.
Come funziona il catalizzatore SCR
SCR è un catalizzatore aggiuntivo che utilizza un additivo composto per la maggior parte da urea, il resto è acqua distillata. Questo liquido, popolarmente conosciuto come AdBlue dal marchio commerciale più diffuso, viene utilizzato per ricercare una reazione chimica che agisca sui gas di scarico prima che raggiungano il catalizzatore, neutralizzando così gli ossidi di azoto fino al 90%.
Quando i gas di scarico lasciano il motore, riscaldano il catalizzatore SCR fino a raggiungere circa 200°C, la sua temperatura di esercizio ottimale, mentre un iniettore controllato dalla centralina del motore dosa i gas prima che l’AdBlue raggiunga il catalizzatore. Un miscelatore distribuisce uniformemente l’urea nei gas di scarico e la chimica inizia a fare il suo processo attraverso l’idrolisi.
Questa idrolisi scompone l’AdBlue, che reagisce con gli ossidi di azoto, convertendone la maggior parte in azoto e acqua. Per controllare il livello di monossido di azoto emesso, è incorporato un sensore di NOx, attraverso il quale la centralina calcola se deve iniettare più urea. L’additivo può essere rifornito anche nell’auto, in modo che i veicoli che hanno un catalizzatore SCR abbiano un piccolo bocchettone di riempimento per AdBlue che generalmente si trova vicino al tappo del serbatoio del carburante.
I camion e gli autobus che lo utilizzano trasportano grandi serbatoi. Il consumo di urea di un veicolo è basso, circa il 3% del carburante, per cui non è necessario ricaricare l’AdBlue ogni volta che si visita la stazione di servizio.
Normalmente i serbatoi AdBlue sono progettati per durare abbastanza a lungo tra gli intervalli di manutenzione, ma se si esauriscono possono essere acquistati in bottiglia, per un prezzo di circa 1 euro al litro circa.