Il popolo è diviso. Sulla batteria auto, si accampano teorie di tutti i tipi per la durata della garanzia: un anno, due o, addirittura, nessuna autorizzazione alla sostituzione. Qual è però la verità? Andiamolo a scoprire.
La responsabilità è del negoziante, nessuna eccezione
Il Codice del Consumo prevede che spetta sempre al negoziante sostituire o riparare un bene in garanzia. Diffidate quindi se vi sentite rispondere di non essere autorizzati: propongono il loro articolo, sì, ad un prezzo nettamente inferiore di quello di mercato, ma senza alcuna garanzia. Possono anche dire che è di competenza dei tecnici specializzati del produttore, cosa altrettanto non vera.
Batteria auto in garanzia
Ma l’obbligo di restituzione svanisce dopo uno o due anni? Mette chiarezza il D.lgs n.24 del 2004, prevedendo un doppio regime di garanzia: “Tutti i prodotti godono di 24 mesi di garanzia legale, sia si tratti di vizi o di difetti di conformità o mancanza di qualità promesse”. Ogni privato ha pertanto diritto alla sostituzione del bene entro 2 anni dall’acquisto (garanzia biennale). Se l’acquirente è un’impresa, o un qualsiasi soggetto che richiede fattura e detrae IVA, la materia è disciplinata dal codice civile, che prevede garanzia annuale per gli acquirenti professionali.
Diritto revocabile: quando?
La sostituzione fai-da-te può revocare il diritto ad usufruire della garanzia biennale. Se la sostituzione è richiedibile presso qualsiasi officina, subentrano dei rischi qualora sia lo stesso proprietario ad effettuare il cambio. Infatti, per i dispositivi Start & Stop è necessario l’utilizzo di batterie speciali, per non distruggere accumulatore e impianto di avviamento. Il mancato rispetto di queste condizioni provoca la perdita della garanzia. In definitiva, se la batteria esaurisce anzitempo il suo ciclo di vita, evitate di prendere il posto del meccanico: avrà maggiore esperienza sul tema.
