Durante il mese di gennaio, l’Ufficio per la tutela delle uscite e dei mercati del Comando generale della Guardia di Finanza ha eseguito un totale di 2.518 interventi per la verifica della conformità alla disciplina sui prezzi. Di questi interventi, 989 hanno contestato specifiche violazioni, comprendenti 341 casi di mancata esposizione o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli dichiarati e 648 casi di mancata comunicazione al Ministero.
Questi risultati sono stati resi noti dal colonnello Alberto Nastasia, capo dell’Ufficio, durante un’audizione alla Commissione Attività produttive della Camera, al fine di discutere la trasparenza dei prezzi dei carburanti. Il colonnello Nastasia ha sottolineato che a seguito delle direttive impartite dal governo, è stata disposta un’ulteriore intensificazione delle azioni di controllo per garantire la conformità alla disciplina sui prezzi.
Di nuovo allarme per i prezzi della benzina
La Guardia di finanza ha riferito i risultati delle attività di controllo eseguite presso le pompe di benzina, che hanno evidenziato una serie di violazioni relative ai prezzi dei carburanti. Questi dati, secondo l’associazione dei consumatori Codacons, confermano pienamente le denunce formulate dall’associazione stessa nelle ultime settimane, contribuendo a ribadire la necessità di ulteriori azioni per garantire la trasparenza e l’equità nei prezzi dei carburanti. Il dibattito su questo tema, iniziato con le denunce del Codacons, sta attualmente attirando l’attenzione del pubblico e delle autorità competenti.
Il presidente Carlo Rienzi ha espresso preoccupazione riguardo alla persistenza delle violazioni riguardanti l’esposizione dei prezzi al pubblico, le irregolarità e l’omessa comunicazione dei listini al ministero. Questa situazione grave conferma, secondo il presidente, le denunce formulate in precedenza circa le anomalie nei prezzi e i comportamenti scorretti nei confronti dei consumatori.
I recenti dati della Guardia di Finanza evidenziano la necessità di garantire maggiore trasparenza nei prezzi alla pompa, e di incrementare le sanzioni nei confronti dei benzinai che agiscono in modo scorretto. Attualmente, le sanzioni vigenti sono considerate insufficienti per rappresentare un deterrente adeguato. Con queste considerazioni, il presidente Rienzi conclude che è necessario agire per proteggere gli interessi dei consumatori
Altre denunce sui prezzi alle stelle della benzina
I recenti dati rilasciati dalla Guardia di finanza riguardo alla situazione dei prezzi della benzina sono estremamente preoccupanti. La presenza di un elevato numero di irregolarità è evidenziata dal fatto che il 39,3% dei benzinai sotto osservazione durante il mese di gennaio è stato multato.
Questo elevato tasso di violazioni evidenzia la diffusa presenza di comportamenti non conformi alle normative vigenti, e rappresenta una chiara indicazione della necessità di implementare azioni più rigorose per garantire trasparenza nei prezzi e tutelare gli interessi dei consumatori.