Multa autovelox: quando fare ricorso

La normativa italiana dà precise indicazioni in materia

Multa autovelox

Multa autovelox, nemico giurato degli automobilisti, italiani e non. Ovviamente rispondono ad un importante scopo – garantire l’incolumità pubblica – ma di certo vedersi recapitare la sanzione per qualche km in eccesso provoca frustrazione. Ecco quando ha validità e quando, invece, è possibile presentare ricorso.

Multa autovelox: i dispositivi fissi e mobile

Come precisa Poliziamunicipale.it, la segnaletica di controllo velocità va tolta in assenza di autovelox. I sistemi di rilevamento possono essere distinti in fissi temporanei e mobili. Segnali fissi presegnalano agli automobilisti le postazioni di accertamento, autorizzati su espliciti accordi e per un impiego sistematico. In caso contrario devono essere utilizzati esclusivamente i segnali mobili. L’ente compie una trasgressione se rimuove l’autovelox, ma non il cartello.

Quando il cartello non è necessario

Inottemperanza punibile con sanzioni di carattere amministrativo e civile, con potenziali conseguenze anche a livello penale. Il ministero dei Trasporti dichiara che il cartello non è necessario se l’autovelox è collocato in prossimità di un segnale con il simbolo dell’organo di polizia che effettua l’accertamento; oppure se è presente personale in uniforme o l’autoveicolo di servizio con le insegne d’istituto; o se è installato, anche su veicoli di serie, il dispositivo con le luci lampeggianti blu. Preventiva segnalazione che non rappresenta un obbligo nemmeno qualora i dispositivi di rilevamento vengano installati a bordo di veicoli, per la misurazione della velocità in movimento. La distanza minima di segnalazione (pari a un chilometro) non si applica nei centri abitati; o quando la postazione è presidiata dagli organi di polizia stradale.

Multa autovelox: taratura imposta dalla legge

La Corte di Cassazione ha stabilito inoltre che se la taratura degli autovelox non è verificata con periodicità, le multe dettate da eccesso di velocità elevate utilizzando tali apparecchi possono essere impugnate per annullamento. Gli Ermellini hanno ripreso, con la sentenza 9645/2016 pubblicata l’11 maggio, precedenti pronunciamenti. Bacchettando le amministrazioni pubbliche che negli anni non si sono adeguate alle norme di legge e alle sentenze. La II Sezione Civile ha chiarito che autovelox e apparecchi similari vanno sottoposti a periodica taratura, documentabile dalle amministrazioni che li hanno in gestione.

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