Commettere errori alla guida, benché rischioso, capita anche ai più responsabili. Siccome l’uomo non è una macchina perfetta, prima o poi una multa arriva. Naturale arrabbiarsi, a maggior ragione se viene punita l’unica infrazione, commessa per una svista. Tuttavia, abbassare la testa e pagare quanto stabilito dalla legge conviene. Altrimenti l’importo lievita, fino a raggiungere cifre elevate e autorizzare sanzioni amministrative. Se l’ente preposto non invia la cartella esattoriale entro un termine prestabilito, il fermo amministrativo è illegittimo.
Fermo amministrativo: errore di forma
A sancirlo il Giudice di Pace di Milano, sezione prima. Equitalia aveva provato a riscuotere oltre 13mila euro con 19 cartelle esattoriali, non inviate ai sensi di legge. In mancanza del corretto preavviso, il fermo successivamente applicato è cancellato. Nella sentenza 7280/2017 viene inatti dichiarato illegittimo. I crediti cadono in prescrizione proprio per una questione di forma: se la cartella fosse stata inviata secondo le modalità indicate dal Codice, l’automobilista avrebbe dovuto pagare per rimuovere le ganasce fiscali.
Fermo amministrativo: procedura alternativa
La sentenza risponde ad altre domande, che finora rimanevano irrisolte. Innanzitutto è ammissibile impugnare una cartella non correttamente notificata, della quale il contribuente viene a conoscenza mediante l’estratto di ruolo, rilasciato su apposita richiesta. Il fermo amministrativo di bene mobili registrati non è equiparabile all’espropriazione forzata. Secondo l’interpretazione del giudice, consiste in una procedura ad essa alternativa, soggetta alle regole del rito di cognizione ordinario.
Fermo amministrativo: sentenza storica
Norma che trova il consenso di Codacons. A suo parere, questa sentenza impedirà che venga preso di mira il conducente solo per battere cassa. “L’amministrazione non può comminare sanzioni a caso ma deve prima verificare di avere rispettato le procedure previste dalla legge – si legge nella nota -. Va evitato che taluni cittadini siano costretti a pagare debiti inesistenti solo per liberarsi del problema delle multe e del fermo amministrativo”.