Oltre al voto globale espresso in stelle da zero fino a un massimo di cinque, Euro NCAP suddivide il giudizio nelle quattro macroaree riportate qui a destra. In questi casi, la valutazione è in percentuale.
Adulti a bordo. Il voto dipende da quattro prove d’urto: frontali, una contro un muro largo come l’auto, l’altra disassata, e laterali, anche con un palo. Si considerano test sul colpo di frusta e sulla frenata automatica a bassa velocità fino a 50 chilometri orari.
Bambini a bordo. Il punteggio si basa sulle sollecitazioni riportate nei crash test frontali e laterali per manichini che rappresentano bimbi di 6 e 10 anni, nonché sulla presenza di attacchi per i seggiolini ben segnalati e tali da evitare errori di installazione.
Pedoni e ciclisti. Si valutano sia le conseguenze dell’investimento degli utenti vulnerabili della strada sia la possibilità di evitare l’incidente, tramite la frenata automatica, simulando la presenza di pedoni o ciclisti.
Aiuti alla guida. La valutazione tiene conto della presenza degli indicatori delle cinture di sicurezza allacciate e dell’efficacia del limitatore di velocità, della frenata automatica con prove fino a 80 chilometri orari e del sistema di mantenimento in corsia.
Nei suoi crash test Euro NCAP esamina la sicurezza passiva delle auto, valutandone la robustezza ed eventuali mancanze nella protezione di guidatore e passeggeri: negli urti frontali e laterali sono misurate sui manichini le conseguenze dell’impatto. Diverse le parti del corpo monitorate da sensori: testa, torace e arti inferiori. Nei test si giudica anche il corretto funzionamento degli airbag. Negli urti, speciali telecamere riprendono il movimento del dummy seduto nel posto di guida, di lato o sul divano, verificando l’efficacia delle cinture di sicurezza.
Prove specifiche valutano la validità dei sistemi contro il colpo di frusta, facendo scorrere su una slitta il sedile con il relativo manichino, per simulare un tamponamento. I crash test prendono in considerazione anche l’investimento dei pedoni: alcune sagome dotate di sensori simulano l’impatto di gambe, bacino e testa contro il frontale della vettura, il cofano e il parabrezza. Nella valutazione della protezione degli utenti deboli viene esaminato pure il funzionamento della frenata automatica d’emergenza.