GARANTIRE LA SICUREZZA DI CHI UTILIZZA IL CAR SHARING. Il car sharing è un servizio ormai sempre più utilizzato nelle grandi città per ridurre il traffico e risparmiare. Nonostante questo, però, non sono mancati gli incidenti soprattutto alle vetture Enjoy. Il servizio, lanciato da Eni in collaborazione con FCA, vedrà infatti presto l’introduzione della scatola nera a bordo. Una scelta fatta per ricostruire quello che è accaduto e accertare eventuali comportamenti scorretti da parte degli utenti. Sarà così inserito nell’abitacolo un sistema telematico che controlla la guida di chi ha preso in affitto l’auto. Grazie a questo sistema è possibile ricostruire la dinamica dei possibili incidenti in cui sono coinvolte le 500 rosse.
LA NOVITA’ PARTE DA TORINO. Ad annunciare l’imminente novità è stata la stessa società che ha inviato una comunicazione a tutti gli iscritti. I destinatari hanno ricevuto anche una raccomandazione: “Per la tua sicurezza e quella degli altri ricordati di adottare sempre uno stile di guida responsabile“. Nel capoluogo piemontese, infatti, sono stati diversi gli incidenti che hanno coinvolto i mezzi del car sharing. Finora, forse per scongiurare problemi, i torinesi hanno utilizzato spesso anche le auto proposte da altre aziende che propongono un servizio di car sharing. Tra questi, ci sono Car2go, controllato dalla casa automobilistica Daimler, e le auto elettriche Bluetorino, proposte dalla società del francese Bollorè.
UN PRECEDENTE DA EVITARE. L’ultimo incidente si è verificato lo scorso 25 giugno tra una 500 di Enjoy e un’auto privata. Una donna è rimasta gravemente ferita, anche se la dinamica dei fatti non è del tutto chiara. Almeno per ora è ancora difficile stabilire quale sia il gestore di car sharing più soggetto a incidenti. L’idea di installare la scatola nera sui modelli Enjoy nasce quindi non solo per ricostruire la dinamica degli incidenti, ma anche per invitare gli utenti alla prudenza. La società ha così annunciato di voler installare entro il mese di luglio i dispositivi su tutta la flotta. E’ importante infatti avere uno stile di guida attento alla sicurezza e coerente con lo spirito di condivisione della sharing mobility.