Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Emergono nuovi dati che condannano i genitori, rei di trasportare in cattive condizioni i figli.
Bambini in auto: più della metà senza il seggiolino
Le ultime ricerche (Sistema Ulisse, ISS-MIT) raccontano che il 60% degli italiani non utilizza il seggiolino in auto. Secondo l’indagine di Altroconsumo, l’85% decide di acquistarlo. Tuttavia, il 33% degli italiani, nelle ZTL o quando il bambino inizia a farsi più grandi, evita di allacciarlo. E le conseguenze sono tragiche: 53 i bambini morti per incidente stradale nel 2016, 11 (+26%) in più rispetto all’anno prima.
11 vittime in più
Le piccole vittime registrate dall’ASAPS nel 2015 erano state 42 e 65 nel 2014. Delle 53 giovanissime vittime 30, pari al 57%, erano trasportate a bordo dei veicoli (24 nel 2015) e questo aspetto comunque ripropone drammaticamente il tema del fissaggio dei nostri piccoli sui seggiolini. Non si conosce il dato di quante fra queste 30 vittime fossero regolarmente allacciate. Ma si può ritenere che una percentuale significativa non fosse trasportata a norma. In particolare nei casi di espulsione dall’abitacolo del mezzo dopo lo schianto. 4 bambini erano trasportati su una moto.
La campagna informativa di Unasca
“Anche se il tragitto è breve – spiega Emilio Patella, Segretario Nazionale Autoscuole Unasca – i genitori devono sempre mettere in sicurezza i bambini. Basti pensare che un urto a 40 km/h corrisponde circa all’effetto di una caduta dal secondo piano di un palazzo. Si è parlato di seggiolini soprattutto in merito ad alcune novità che interessano il 2017, con parametri che non riguardano più solo il peso, ma anche l’altezza. Ogni tipo di trasporto, anche se si tratta della bicicletta, deve tenere conto della normativa che il Codice della Strada esprime con chiarezza. Per questo è sempre più necessario informare ed educare non solo i giovani, che sono i genitori del domani, ma anche continuare ad aggiornare gli adulti, perché episodi come questi vengano debellati”.