Asfalto eterno: rivoluzione Made in Italy

Nuovo scenario d'utilizzo per il grafene.

Asfalto eterno

Nel DNA dell’Italia l’inventiva riveste un peso specifico rilevante. Iterchimica ha brevettato l’asfalto eterno col grafene, il materiale più resistente, leggero e flessibile creato dall’uomo.

Asfalto eterno: ‘maestri’ del grafene

“E’ il materiale sopra il quale probabilmente passiamo la maggior parte del tempo della nostra vita: solo in Italia ci sono quasi 7mila chilometri di autostrade, 22mila chilometri di interesse nazionale, 155mila chilometri di regionali. In totale un nastro di 185mila chilometri, a cui aggiungere quelle urbane, le ciclabili, le piste degli aeroporti – racconta Federica Giannattasio, amministratore delegato di Iterchimica, a ‘La Repubblica’ -. E’ un mondo, fatto anche di ricerca, perché ogni posto ha le sue strade e ogni strada è diversa dall’altra per materiali, clima, paesaggio. E la necessità di rinnovare e fare manutenzione. Come può non piacere?”.

Asfalto eterno: longevità raddoppiata

Federica Giannattasio precisa: “Le strade avranno sempre bisogno di manutenzione, ma l’utilizzo del grafene è senza dubbio una rivoluzione. Adesso il tempo di rinnovo di un manto stradale, che è fatto di tre livelli (base, collegamento e parte usurante) è mediamente di sette anni. Con l’uso del grafene il tempo si raddoppia, si fa manutenzione mediamente ogni 12-14 anni. Può immaginare cosa significa, ad esempio, in termini di risparmio per le amministrazioni locali, sempre alle prese con i tagli di bilancio? Il grafene è un progetto tutto italiano e di cui siamo particolarmente orgogliosi, che ci è costato tempo e fatica. Tre anni di sperimentazioni e di prove fatte con il Politecnico di Milano, e un passo dopo l’altro siamo riusciti e trovare il giusto equilibrio tra costi e benefici.

Asfalto eterno: grafene, materiale del futuro

Il grafene, sebbene sia costoso e difficile da reperire, “è un materiale del futuro, e per l’ambito delle nostre applicazioni è perfetto perché ha un’altissima resistenza all’usura continua Federica Giannattasio -. In pratica è come se fosse lo stadio precedente al diamante. È fatto artificialmente; noi abbiamo stretto un accordo con Directa Plus, una società italiana quotata all’Aim di Londra, tra i maggiori produttori mondiali di materiali a base di grafene. Ha un costo elevato, ma siamo riusciti a trovare un dosaggio che consente di non aumentare l’attuale costo, e di avere miglioramenti rispetto ad adesso che oscillano tra il 70 e il 210%!”.

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