La A trafitta dalla freccia. Un simbolo che promette di tornare in auge con la nuova berlinetta di serie. Curiosi di scoprirla prestiamo il doveroso tributo alla storia Alpine.
Da una costola Renault
A credere nel progetto Jean Rédelé. Figlio del concessionario Renault di Dieppe, quando è il 1950 inizia a gareggiare con una 4CV in competizioni importanti quali la Mille Miglia, il Rally di Montecarlo, la Liegi Roma-Liegi e il Tour de France. Rédelé vuole dare alla Francia una piccola sportiva impiegando componenti di serie e ci riesce con due Renault Spéciale, disegnate da Michelotti e carrozzate da Allemano. Aiutato dai fratelli Chappe, che di professione fanno i carrozzieri e conoscono la tecnica della plastica, realizza la prima vera Alpine A106, con carrozzeria in poliestere sulla piattaforma della Renault 4CV.
Nasce la Alpine
Il 25 giugno 1955 la Société des Automobiles Alpine è realtà e l’A106 viene mostrata al pubblico durante il Salone dell’Automobile di Parigi. Questo primo modello verrà prodotto in 251 esemplari dal 1955 al 1959. All’innovativa sportiva “in scala” segue nel 1958 la Alpine A108. Realizzata sempre su base 4CV, presenta la prima carrozzeria ‘berlinetta’. A sosstituirla nel 1962 la A110. Dotata del motore della Renault 8, si rivelerà come uno dei modelli Alpine di maggiore successo: 8.000 esemplari costruiti a Dieppe e altri 4000 prodotti sotto licenza in Brasile, Messico, Spagna e Bulgaria.
Riprende la produzione
Viene il 1971 e “prende vita” l’Alpine A310. Inizialmente ospitava un 4 cilindri 1.6, sostituita dal potene V6 PRV così da conciliare sportività ed esclusività. Successore nel 1985 la GTA, prima Alpine interamente progettata da Renault con il sostegno del Bureau d’Etudes et de Recherches Exploratoires di Dieppe. Sei anni dopo tocca alla A610, che offre performance degno delle grandi GT europee. Produzioni esposte alla 42/a edizione del Salone Rétromobile. All’orizzonte si staglia invece la concept Vision, show car presentata al Salone di Ginevra.