Il senso della gratitudine è un’arma a doppio taglio. Prima o poi, tocca fare i conti col futuro, pure se vieni da un imponente successo, come constatò la Fiat. Erano gli anni Settanta, ed a Torino si insinuava preoccupazione, su ciò che sarebbe stato dopo la 128. Dubbi che vennero spazzati via, in un sol colpo, dalla Fiat Ritmo.
Signori, qui si scrive la storia
Le Brigate Rosse uccidono Aldo Moro. Pertini è il nuovo presidente della Repubblica. Si susseguono tre Papi. In un clima pieno di grandi eventi, Fiat volge lo sguardo al domani. In cantiere una macchina inconfondibile nello stile. Lo impone il marketing, disciplina che si inizia a insegnare sui banchi di scuola. A Torino gli ingegneri mettono a punto dei nuovi paraurti, in polipropilene (per l’80%) e gomma (20%), elastici negli urti, fino a 6 km/h. Incorporano, sia davanti che dietro, i fari ed è accattivante il contrasto fra il colore delle lamiere e il grigio scure. Il Cx di penetrazione è pari a 0,33, un valore che la pone al top, per gli anni Settanta.
Ritmo Abarth
Un altro obiettivo centrato è l’abitabilità generosa, studiata nei minimi dettagli. I crash test, superati brillantemente, certificano la sua sicurezza per proteggere gli occupanti. Nel 1981 la gamma motori evolve, con la 105 TC. 105 come i cavalli, TC come Twin Cam, in inglese “bialbero (a camme) in testa”. A corredo dettagli intriganti: cerchi in lega con pneumatici maggiorati, passaruota rivestiti, spoiler anteriore, fari supplementari, montanti anteriori di colore nero e una sottile filettatura rossa, che circonda interamente la macchina, appena sotto i vetri.
Consumi più efficienti
Il mercato dà risposte positive, anche fuori confine. Ma, paragonata alla concorrenza, mostra delle crepe. Ed infatti nel 1982 apporta un restyling di sostanza: meno 70 kg, frontale a 4 fari circolari, nuovo logo Fiat, trattamento anti-ruggine migliorato, e il perfezionamento di alcuni sistemi, ad esempio la climatizzazione. Trascorre un anno e al listino si aggiunge la Ritmo Energy Saving, dotata di un dispositivo elettronico, inserito nel carburatore, per tagliare l’afflusso di benzina, nelle fasi di rilascio del gas.