
Sessant’anni e non sentirli. La Citroen DS ha sei decadi di storia sulle ruote, ma resta pur sempre uno dei modelli più ammirati di ogni epoca. Chiamata anche lo “Squalo”, ma i detrattori gli affibbiarono il nomignolo di “ferro da stiro”, la vettura fu presentata Salone dell’Automobile di Parigi il 6 ottobre 1955 e rimase in vendita per venti anni. Il suo design anticonformistico e le innovazioni tecniche adottate dagli ingegneri Citroen, hanno reso la DS una vettura iconica, un modello che merita di soggiornare per sempre nell’Olimpo delle automobili più belle di ogni epoca.
ICONA DI FRANCIA, MA CON TANTA ITALIA – La gestazione del progetto fu molto lunga e articolata. Le prime bozze portano la data 1938 (c’era da sostituire l’altrettanto celebre Traction Avant), ma la Seconda Guerra Mondiale ne ritardò lo sviluppo. Il progetto, chiamato in codice VGD (Vehicule à Grande Diffusion), fu ripreso solo nel 1950 sotto la direzione di Robert Puiseux, anche se è André Lefèbvre il “padre” riconosciuto della Citroen DS sotto il profilo meccanico. L’innovativo design, invece, porta la firma di un italiano: Flaminio Bertoni. La parte motoristica fu seguita da un altro nostro connazionale, Walter Becchia, che aveva già lavorato in Talbot. Come tutti i modelli di successo, tanti sono gli aneddoti legati a questa vettura. Abbiamo deciso di raccontarvene cinque, ma sarebbero centinaia.

UNA DEA SU QUATTRO RUOTE – Sono incerte le origini del nome del modello, ma gli storici dell’automobilismo sono concordi nel ritenere che le due lettere, D e S, furono scelte dalla casa automobilistica perché la loro unione produce il suono déesse, corrispondente al termine che in francese significa “dea”. Il primo prototipo dell’auto, invece, fu battezzato “ippopotamo”, perché il cofano, aperto integralmente, assomigliava alla bocca di quest’animale quando sbadiglia.

I REGISTRI PERDUTI – Era molto costosa per quegli anni: circa 940.000 franchi. Si trattava pur sempre dell’ammiraglia del marchio. La catena di montaggio, inoltre, era assai lenta: nel mese di ottobre del 1955 uscirono dallo stabilimento di Citroen solo sette esemplari a fronte di decine di migliaia di richieste (80.000 prenotazioni arrivate solo nei giorni della presentazione). La produzione, tuttavia, fu resa più efficiente già nel 1956. Non è dato sapere con certezza, tuttavia, quante DS siano state vendute in venti anni di commercializzazione (si stima circa 1.450.000 unità), perché Citroen ha smarrito i registri.

PALLADE ATENA – La versione della Citroen DS più ambita dai collezionisti è quella cabriolet, prodotta in circa 1.300 esemplari (1.253 o 1.365 stando alle stime più accreditate). Fu realizzata, a partire dal 1960, dal carrozziere Henri Chapron. Molto ricercato anche la prima versione dell’allestimento Pallas, il top di gamma della berlina. Pallas significa Pallede, uno degli epiteti della dea greca Atena.

L’ATTENTATO A DE GUALLE – Le innovative sospensioni idropneumatiche montate sulla Citroen DS salvarono la vita al Presidente transalpino Charles de Gaulle in occasione dell’attentato del 22 agosto 1962 a Petit Clamart. Membri dell’OAS (Organisation de l’armée secrète, Organizzazione dell’Armata Clandestina), che lottavano per l’indipendenza dell’Algeria, crivellarono di colpi la DS su cui era seduto de Gualle. Alcuni proiettili forarono due pneumatici. Qualsiasi altra vettura sarebbe rimasta bloccata, ma non l’ammiraglia di Citroen. Le sospensioni idropneumatiche compensavano automaticamente le variazioni dell’assetto, così l’automobile continuò a viaggiare a tutta velocità, allontanandosi dagli attentatori e salvando la vita al Presidente. E pensare che Citroen ha comunicato l’intenzione di toglierle di circolazione queste sospensioni dopo 60 anni.

CIAK, SI GIRA – L’attentato a de Gauelle è stato raccontato nel film Il giorno dello sciacallo, ma il grande impatto visivo della Citroen DS ha permesso a questa vettura di essere immortalata in centinaia di pellicole, tra le quali occorre ricordare la trilogia di Fantomas, La morte di Mario Ricci, Cold fever, French Kiss, La dea del ’67, Munich, Il codice da Vinci, In viaggio con Evie, Spy Game, Willy Signori e vengo da lontano, Scarface, L’avventura è l’avventura, Sliding Doors, La talpa, Bandits, Gattaca, Wasabi, Ritorno al futuro Parte II e molte, molte altre. Nella nota serie tv “The Mentalist”, inoltre, il protagonista Patrick Jane è spesso al volante di una Citroen DS 21.