Il mitico Volkswagen “Bulli” è andato definitivamente in pensione lo scorso 31 dicembre, quando Volkswagen ha deciso di terminare la produzione del modello Kombi Last Edition nello stabilimento brasiliano di Sao Bernardo do Campo, una città a venti chilometri da San Paolo. Ma il mito per il furgoncino, entrato nell’immaginario collettivo come il mezzo di trasporto preferito dagli hippies negli anni 60, è destinato a durare in eterno grazie anche alle tantissime (e in alcuni casi stravaganti) personalizzazioni.
Lo stop da parte della casa di Wolfsburg sembra essere definitivo, nonostante siano circolate voci nel corso degli ultimi anni che vedrebbero Volkswagen in procinto di lanciare una versione 2.0 del Bulli, reso moderno per i giorni nostri. Un’indiscrezione, smentita poi dall’azienda tedesca che, da una parte vuole preservare la fama che si è costruito il furgoncino nel corso degli anni, dall’altra, dal punto di vista commerciale, rischia un possibile contraccolpo sia in termini di vendite che di immagine stesa del gruppo nel caso in cui la riedizione fosse un flop. L’azzardo compiuto con il Beetle ha pagato (e molto), forse Volkswagen ritiene non sia più il caso di tentare la sorte.