L’accordo è stato raggiunto e lo sviluppo della mobilità innovativa attraverso la ricerca e la sperimentazione di veicoli a guida autonoma e connessa subisce adesso una decisa accelerazione. I Ministeri per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione e per le Infrastrutture e i Trasporti hanno infatti sottoscritto un protocollo di intesa definendo gli ambiti di intervento, ma allo stesso tempo invitando alla collaborazione enti di ricerca e università, imprese e istituzioni pubbliche.
Ancora più precisamente, nel protocollo d’intesa sono fissate le nuove regole sulla ricerca applicata, su sperimentazione e prototipazione, su produzione e formazione di nuove professionalità nell’ambito dei veicoli e mezzi di trasporto innovativi a guida autonoma e connessa.
Protocollo d’intesa sulla guida autonoma e connessa
Sulla base dell’accordo sottoscritto dai Ministeri per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione e per le Infrastrutture e i Trasporti, sono cinque gli obiettivi nel mirino:
- indirizzare le richieste di infrastruttura tecnologica come quelle relative a banda ultra larga, tecnologia 5G, cloud, potenza di calcolo e sensoristica
- identificare le aziende operanti nel settore, individuare proposte di interesse e coordinare l’attività attraverso gruppi di lavoro
- semplificare le relazioni tra il pubblico e il privato nel settore della guida autonoma e connessa in ambito urbano ed extraurbano
- supportare la collaborazione e lo sviluppo delle competenze e di nuove professionalità per la creazione di nuovi modelli di business
- promuovere l’organizzazione di convegni, seminari e riunioni scientifiche
Tra innovazione e digitalizzazione
Per dirla con le parole del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, innovazione e digitalizzazione giocano un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Hanno reso possibile il cambiamento e ci guidano verso il futuro. Un futuro nel quale il progresso tecnologico è uno degli strumenti fondamentali per rispondere ai nuovi bisogni delle persone. Il compito di è leggere questi nuovi bisogni, interpretarli e codificarli per poi consentire alle imprese di fornire le giuste risposte.
In questo il pubblico riesce a svolgere quel ruolo di acceleratore e di motore dei processi di crescita, al servizio del Paese e a fianco dell filiere industriali.