Avere un’auto classica rappresenta un’ambizione non da poco per un vero appassionato di motori. A breve sono in arrivo importanti novità per chi è in possesso di questo genere di veicoli.
Auto classiche: un sogno non per tutti
Una vettura per poter essere definita “auto d’epoca” è in possesso di requisiti ben precisi. E’ innanzitutto fondamentale che abbia almeno 20 anni di età e che sia stata cancellata dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Poter circolare con un mezzo di questo tipo rappresenta spesso un vero e proprio investimento per un vero appassionato con la consapevolezza di come il valore di questi mezzi possa crescere con il passare del tempo. Il ritorno sul piano economico diventa infatti tangibile: in base agli ultimi riscontri degli addetti ai lavori questo può rivelarsi più elevato rispetto ad altri prodotti pregiati quali una casa, gioielli o quadri.
Scegliere il modello che si preferisce non è semplice, ma anche in questo caso, come capita spesso in caso di acquisto di una macchina nuova, la scelta può finire per essere condizionata dal budget. Una volta appurata la cifra che si ha a disposizione, sarà necessario tenere presente come sia fondamentale avere da parte anche una parte per il restauro, oltre che per eventuali possibili imprevisti futuri.
In linea generale, può essere consigliabile puntare su vetture più diffuse. Questo infatti consente di trovare più facilmente eventuali pezzi di ricambio.
Auto classiche: le tutele non mancano
Nella fase che precede un acquisto si teme spesso di poter andare incontro a brutte sorprese. Quando la scelta ricade su un’auto d’epoca la paura può essere più forte proprio perché si ha paura di ritrovarsi con una vettura ormai usurata o meno curata rispetto alle aspettative. Se questo dovesse accadere si finirebbe infatti con il dover mettere mano sin da subito al portafoglio per sostenere una serie di spese impreviste.
Chi si trova in questa situazione può comunque stare tranquillo. E’ infatti possibile contare su una norma ad hoc che tutela gli utenti dai cosiddetti “vizi occulti“, ovvero quei difetti non visibili a occhio nudo al momento dell’acquisto (ad esempio un motore bloccato o con testata crepata, una carrozzeria con ruggine o stucco ben camuffata da strati di vernice). Il venditore finisce infatti per essere responsabile dei problemi che possono emergere in fase di restauro. In caso di problemi di questo tipo la questione potrà essere risolta davanti al giudice di pace.
Auto classiche: buone notizie in arrivo
Chi è già in possesso di un’auto d’epoca o si affretta ad acquistarla in tempi brevi potrà comunque usufruire di importanti benefici. All’interno della manovra economica 2019 è infatti contenuto un provvedimento ad hoc che consente di avere uno sconto del 50% per il bollo. Dai 30 anni in su scatta invece l’esenzione totale.
Per poter godere di questo vantaggio sarà però fondamentale che la vettura abbia alcune specifiche caratteristiche. La macchina deve infatti avere tra i 20 e i 29 anni di età, possedere il certificato di rilevanza storica e avere il riconoscimento di interesse storico riportato sulla carta di circolazione.
Questo particolare documento (qui sono presentii la data di costruzione, la marca, il modello, le caratteristiche tecniche dell’auto) è necessario per far sì che tutti i veicoli di interesse storico e collezionistico possano regolarmente circolare in strada. In questa categoria rientrano i mezzi di cui risulti l’iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI