L’industria dei motori continua ad evolversi e un’anticipazione sul futuro viene offerta dalla Hyundai RM16 N. Presentata al Salone di Busan in Corea del Sud il concept prospetta quali saranno le architetture e forme delle coreane ad alte prestazioni.
TURBOCOMPRESSORE ELETTRICO
Il terzo rappresentante del progetto RM (Racing Midship) – quello delle super compatte a motore centrale – mostra diverse novità intriganti. Derivante dalla precedente RM15, apporta come principale modifica estetica il frontale ridisegnato con calandra abbassata. Un elemento stilistico che potrebbe presto approdare anche sulle Hyundai di serie. Il motore, spostato come già detto in posizione centrale, lascia il posto a due soli sedili. Confermato invece il due litri quattro cilindri turbo benzina 2.0 theta T-GDI da 300 CV e 383 Nm. Il turbocompressore è tuttavia dotato di un propulsore elettrico che permette di migliorare il funzionamento ai bassi regimi.
FIBRA DI CARBONIO
Basato sulla Veloster, l’innovativo esemplare presenta un cambio a 6 marce manuale collegato alle ruote posteriori motrici con differenziale autobloccante elettronico E-LSD. A dare voce più possente al veicolo un impianto di scarico con valvole a controllo elettronico variabile. I dettagli degni di una vettura da corsa non finiscono però qui. Andando a scrutare i dettagli, emanano natura “racing” le tanti parti in fibra di carbonio. Regolabile automaticamente l’alettone di coda, il sedile con cuscini a gonfiaggio automatico – preposto a trattenere meglio in curva – ribadisce la natura sbarazzina che tanto piacerà a chi va alla costante ricerca di forti emozioni. Mantenuta la ripartizione dei pesi al 43% davanti e 57% dietro. Abbassatto infine di 1.500 mm da terra il baricentro, la carrozzeria in fibra di carbonio ricopre il telaio space frame in pannelli d’alluminio.