Le linee sono decisamente retrò, il colore è rosso ma non è una replica di una qualche Ferrari d’epoca. Invece, non lo è: è una marca relativamente giovane che fa auto leggere dotate, però, di motori da 200 cavalli che vengono montati su telai tubolari in acciaio. Soluzione che, ormai, non usano neanche le vetture da corsa più pure che, però, farantisce un assoluto piacere di guida, soprattutto per chi interpreta l’auto come un vestito d’alta moda, possibilmente, sartoriale. Ecco cos’è la ATS Leggera.
Stile e tecnica d’altri tempi
Ammortizatori Ohlins, rollbar al posteriore e zero aerodinamica. E’ rigida, la Leggera, ma fa affidamento solo sul grip meccanico, come una sport degli anni ’60. Le sospensioni sono indpendenti e possono essere regolate su due posizione, race e strada. La velocità massima dipende dal modello. Per la leggera 300, il modello di base, si parla di 220 km/h con uno 0-100 da quattro secondi e mezzo. La scocca è in due pezzi ed è rimovibile, mentre il telaio tubolare più essere anche ordinato al cromo molibdeno. La vettura è omologata Fia, di serie in tutte le sue versioni, dedicata a chi voglia sfogare li Jackie Ickx che c’è in sé.
I motori
I motori sono montati anteriormente (sarebbero piaciute a Enzo Ferrari) Il primo è un motore fruntale turbo 1600 quttro cilindri turbo che sviluppa la ragguardevole potenza di 210 cavalli e viene montato sulla Leggera 300 ed è lo stesso motore della 365, solo portato a 240 cavalli di potenza. Altra storia per la 420 che monta un motore 2000 16 valvole a quattro cilindi Honda Spoon. I cavalli sono 290 e il cambio è un Honda manuale a sei marce o sequanziale. Qui la velocità è da brivido: 280 Kmh con un 0-100 da sportiva di razza: 3,5 secondi per una vettura che, però, ha bisogno di piloti esperti: zero elettronica.