Auto elettriche: lo stato attuale, i limiti da superare e le potenzialità ancora inespresse. Ecco come, in base alle recenti indagini, si colloca questa particolare categoria nel territorio italiano.
Le auto elettriche: prospettive incoraggianti
L’eMobility Report 2018 dell’Energy&Strategy’ Group del Politecnico di Milano, diramato al convegno ‘That’s Mobility’, ha fornito un quadro positivo. Nonostante il mercato italiano dell’auto elettrica sia oggi ancora “limitato” dal punto di vista dimensionale, il suo potenziale di sviluppo appare di grande interesse.
•L’Italia è infatti terza in Europa (dietro a Lussemburgo e Malta) e prima tra i grandi Paesi per numero di veicoli pro capite: vi sono infatti più di 7 veicoli ogni 10 abitanti, uno in più rispetto a Francia, Germania e UK, dove questo rapporto è compreso tra 5,8 e i 5,9. Inoltre vi è un’età media del parco auto circolante che, seppur in linea con la media europea, è più alta dei paesi sopracitati: 10,7 anni l’età media di una vettura in Italia, contro i 9 di Francia e Germania e gli 8,5 del Regno Unito.
•I due indicatori portano a pensare che il vasto parco auto italiano andrà rinnovato in maniera marcata nei prossimi anni; questo rinnovamento potrebbe coincidere con un’adozione significativa di veicoli elettrici, sempre che le condizioni “dell’ecosistema” lo permettano.
Le dieci regole chiave
Gli scenari di sviluppo presentati sono sicuramente sfidanti e, se da una parte possono venire favoriti da una riduzione del prezzo dei veicoli e da un aumento dell’offerta da parte delle case automobilisti – che, dall’altra è necessario uno sforzo congiunto di diversi stakeholder per raggiungere gli obiettivi preposti. Viene presentato qui un «decalogo» per favorire la mobilità elettrica in Italia nel prossimo futuro, non necessariamente in ordine di importanza:
- Potenziamento dell’infrastruttura di ricarica
- Adeguata localizzazione dell’infrastruttura
- Garantire l’interoperabilità tra le infrastrutture esistenti
- Creazione di una piattaforma nazionale di censimento dell’infrastruttura di ricarica
- Revamping infrastruttura esistente non a norma
- Introduzione di tariffe per la fornitura di energia elettrica volte a supportare la diffusione della mobilità elettrica
- Chiarimento sul quadro regolatorio relativo ai soggetti abilitati alla vendita di energia per la ricarica
- Re-introduzione di incentivi per i veicoli elettrici o introduzione di disincentivi all’immatricolazione di veicoli tradizionali
- Istituire i concessionari a ragionare in termini di TCO
- Accelerare il processo normativo che permette il V2X (Vehicle to Everything)