Risarcimento auto dopo incidente, come si calcola l’ammontare del danno

L'Iva viene generalmente riconosciuta solo se il danneggiato non può detrarla

Il rischio di rimanere coinvolti in un incidente auto è sempre dietro l’angolo e di conseguenza è meglio non lasciarsi cogliere impreparati. Quando si parla di calcola dell’ammontare del danno occorre una distinzione di base tra danno parziale o totale che comporta l’inutilizzabilità dell’auto. Nel primo caso l’ammontare del danno equivale al costo delle riparazioni o delle sostituzioni per ripristinare il veicolo.

Si tratta dell’importo lordo perché occorre sottrarre la cosiddetta percentuale di degrado d’uso prevista per tutti i pezzi di ricambio e stabilito sulla base di una tabella che tiene conto anche dell’età del veicolo. Tuttavia il degrado non viene quasi mai applicato per le parti di carrozzeria e per gli pneumatici si fa riferimento alle condizioni del battistrada al momento del sinistro.

Risarcimento auto e percentuale di degrado

La percentuale di degrado d’uso è dunque strettamente legata all’età del veicolo così come indicata sul libretto dove è riportata la data di prima immatricolazione. In ogni caso l’ammontare del danno non può superare la differenza tra il valore commerciale del veicolo prima e dopo l’incidente. Se il valore è minore di quello commerciale dell’auto al momento del sinistro, il calcolo del danno viene ridotto nella stessa proporzione.

L’Iva viene generalmente riconosciuta solo se il danneggiato non può detrarla. La maggior parte delle compagnie assicurative non risponde dei danni che derivano dall’impossibilità di utilizzare il veicolo ovvero dal suo deprezzamento. Il valore commerciale dell’auto viene di solito ricavato dalle quotazioni presenti nelle principali riviste di settore.

Ammontare del danno con perdita del veicolo

Il secondo caso da segnalare è la perdita totale dell’auto. In questa circostanza l’ammontare del danno corrisponde al valore commerciale del mezzo al momento del sinistro e non può essere superiore al valore assicurato. Nel calcolo viene riconosciuta l’Iva se il danneggiato non può detrarla. Anche in questo caso per calcolare il valore commerciale dell’auto si tiene conto della presenza di eventuali optional e si fa riferimento alle quotazioni delle principali riviste di settore.

Lo scoperto si applica in riferimento all’ammontare del danno quantificato. In generale se la perdita totale avviene entro pochi mesi dalla data di prima immatricolazione e fino a un anno (ma le condizioni variano in base all’assicuratore), l’ammontare del danno è pari al valore assicurato e non può però essere superiore al valore commerciale al momento dell’acquisto.

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