Vendete l’auto e dopo un po’ di tempo vi ritrovate multe per infrazioni commesse dal nuovo acquirente. Eventualità più frequente di quel che si pensa purtroppo, capiamone le ragioni e vediamo come far valere le proprie ragioni.
CAUSA PIU’ FREQUENTE
Anzitutto facciamo luce sul perchè le sanzioni possono venire recapitate al vecchio proprietario. Ipotesi che va per la maggiore è la mancata registrazione del passaggio di proprietà della vettura al Pubblico Registro Automobilistico. Adempimento cui deve provvedere il compratore. Magari non lo fa per semplice dimenticanza, altrimenti è in malafede.
DA CHI ANDARE
Ricevuta la multa giunge il momento di reagire. Fatte le dovute indagini, salta fuori che al PRA si risulta ancora proprietari. L’ente giuridico a cui rivolgersi è il Giudice di Pace. Presentata la richiesta nelle modalità chieste dal legislatore il verbale risulta annullabile. A dirlo espressamente la Cassazione. Il trasferimento della proprietà di un’auto (sentenza 38823/16) si realizza per effetto della semplice firma dell’atto di vendita. Scrivetelo nella lettera di ricorso: la trascrizione dell’atto al PRA non è una condizione di validità o di efficacia del trasferimento, come riportano gli ermellini.
SCORRETTEZZE RAVVISABILI
Il nuovo proprietario potrebbe commettere numerose gravi infrazioni, con multe che arrivano al cessionario. Riportati dalla cronaca vari casi di chi è entrato di continuo nelle Zone a traffico limitato, con contravvenzioni di 90 euro alla volta. Ammesso dimostrare l’estraneità ai comportamenti scorretti del nuovo titolare del mezzo, provando che il tutto è avvenuto dopo la firma dell’atto di vendita. Sul Codice della Strada dovremmo esserci intesi. Mancato rispetto delle disposizioni che può anche avvenire per bollo o illeciti di qualunque tipo posti in essere con il veicolo (o reati, come furti e rapine). Annullata qualsiasi multa, per mettervi al riparo da ogni altro problema, comunicate al Pubblico Registro Automobilistico il trasferimento di proprietà.