
Forse non tutti gli automobilisti se ne saranno ancora accorti, ma dallo scorso 1° luglio 2015 l’attestato di rischio non è più in forma cartacea. Al suo posto è entrato in vigore l’attestato di rischio online. Come accadrà a breve con il tagliando RC Auto, l’atr ha subito un processo di “dematerializzazione”.
UN DOCUMENTO DINAMICO – L’attestato di rischio online, stando alle intenzioni dell’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), è “dinamico” e quindi si contrappone alla staticità della versione stampata su carta. Dinamismo che permette comunicazioni più rapide ed efficaci tra i clienti e le compagnie assicurative. Non solo: l’attestato di rischio online dovrebbe assestare un duro colpo al fenomeno delle assicurazioni auto fasulle e delle frodi ai danni delle imprese assicuratrici.
L’ADR PUO’ ESSERE CONSEGNATO ANCHE TRAMITE FACEBOOK – Il documento che attesta la classe universale di appartenenza dell’assicurato, ma anche il numero degli incidenti avuti negli ultimi anni, dallo scorso 1° luglio non viene più spedito in forma cartacea presso l’indirizzo di residenza dell’assicurato, ma è conservato all’interno di un database digitale gestito da Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) per conto dell’Ivass. Il contraente, in fase di stipula dell’assicurazione auto, non dovrà più consegnare alla compagnia il suo adr, ma sarà questa a rintracciarlo all’interno dell’archivio. Tutte le assicurazioni, inoltre, devono permettere ai propri clienti di poter consultare il proprio attestato di rischio online, dedicando al documento un’apposita sezione del proprio sito. Su richiesta del contraente, inoltre, l’adr deve essergli consegnato dalla propria compagnia anche via mail, tramite SMS o Whatsapp, oppure direttamente su Facebook.
TANTE INFORMAZIONI – L’attestato di rischio online contiene una mole di dati assai superiore di quella espressa dalla sua versione cartacea, tra i quali il nome della compagnia assicurativa, il codice fiscale o la partita IVA del soggetto a cui è in capo l’assicurazione auto, la targa della vettura, la classe di merito universale di provenienza e quella di assegnazione, il numero e la tipologia di sinistri in cui stato coinvolto il contraente, le caratteristiche della polizza auto in essere e la relativa data di scadenza. Queste informazioni devono essere poter essere visualizzate dal cliente almeno 30 giorni prima la scadenza della polizza, ma quasi tutte le compagnie le rendono fruibili in ogni momento. Occorre ricordare, infine, che chi non avesse dimestichezza con il Web può anche fare richiesta di ricevere a casa l’adr nella “tradizionale” forma cartacea.