Attestato di rischio 2020, regolamento e come ottenerlo

Il servizio messo a disposizione dalle assicurazioni deve essere gratuito.

L’attestato di rischio è il documento che attesta la posizione dell’assicurato ovvero indicati la tariffazione del rischio, i sinistri pagati con responsabilità esclusiva o paritaria e la classe di merito. Le compagnie assicurative sono obbligate a trasmettere alla banca dati dell’Ivass le informazioni di ogni singolo attestato di rischio almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto Rc auto. Spetta poi all’Istituto per la vigilanza sulle assicurazione sanzionare quelle inadempienti.

L’obiettivo della smaterializzazione dell’attestato di rischio è combattere le truffe. Basta spostare lo sguardo al passato per scoprire che c’era chi alterava il documento simulando una classe di merito più bassa per avere una tariffa inferiore. Oggi l’archivio informatico impedisce questo tipo di frodi.

Come funziona l’attestato di rischio

La compagnia assicurativa comunica con una lettera a casa di avere creato nel suo sito web un’area riservata alle posizioni assicurative e fornisce username e password per l’accesso. Qui è possibile consulterete l’attestato. In alternativa l’assicurato può farsi inviare l’attestato di rischio via posta elettronica o consultarlo tramite un’app per smartphone o per tablet. Nonostante se ne parli da tempo, non è possibile consultare l’attestato di rischio attraverso Facebook e Twitter.

L’Ivass può verificare, per ciascuna impresa, quanti attestati sono stati comunicati alla banca dati; sono stati comunicati in ritardo, cioè con un anticipo inferiore a 30 giorni rispetto alle singole scadenze contrattuali; sono stati riclassificati, cioè hanno subito modifiche alla classe di merito di assegnazione, al pagellino sinistri, al dettaglio dei sinistri paritari.

Attestato di rischio per chi cambia compagnia

Il nuovo regolamento sull’attestato di rischio si basa su tre principi: semplificazione mediante ricorso all’innovazione tecnologica in luogo della produzione cartacea; snellimento del processo del ramo Rc auto; creazione di uno strumento di deterrenza alle frodi collegate con la falsificazione degli attestati di rischio cartacei. Chi vuole cambiare compagnia non dove più presentare l’attestato di rischio alla nuova assicurazione. Sono le stesse imprese e i loro agenti assicurativi a occuparsi di questi aspetti burocratici: basta un clic, e consultano un documento sicuro ovvero impossibile da alterare.

Il servizio messo a disposizione dalle assicurazioni deve essere gratuito: così dice la legge. In caso contrario occorre inoltrare immediata segnalazione all’Ivass. Qualunque sia il mezzo per leggere l’attestato, la compagnia deve garantire la possibilità di stampare il documento in modo facile. Fa fede il documento presente nella banca dati Ivass.

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