Assicurazione auto rate | Se assunta a piccole dosi, l’abitudine di stipulare contratti rateizzati può valerne la pena. Quando, per esempio, le casse familiari piangono e scade la polizza Rc Auto. Sui siti ufficiali e direttamente in agenzia le compagnie hanno iniziato a proporre pagamenti a rate, in modo che non brucino i risparmi. Ecco come funziona.
Assicurazione auto rate: finanziamento
L’automobilista avanza esplicita richiesta all’impresa assicuratrice, ma affinché venga accolta occorre il nulla osta della finanziaria o della banca a la cui la società si appoggia. Quasi sempre consiste in un prestito: l’istituto di credito verificherà che esistano i presupposti per dare approvazione, ossia reddito (i dipendenti devono essere assunti a tempo indeterminato), anzianità lavorativa e se ci sono altri prestiti attivi. Per tracciarne un profilo, ha piena diritto di visionare diverse banche dati.
Contrattazione diretta
In sporadici casi, l’impresa è, invece, nella posizione di occuparsene direttamente. Esamina la solidità della controparte e dunque decide. Il pagamento avverrà mediante conto corrente, carta prepagata o PayPal. Attenzione però perché applicherà un sovrapprezzo dati i più cari oneri accessori. Dietro consenso della compagnia, è consentito mettere in stand-by la corresponsione di una o più rate (anche a periodi alterni) se l’auto coperta da assicurazione non viene utilizzata alcuni mesi, entro al massimo un anno.
TAN e TAEG
Con la dilazione del pagamento, ecco spuntare gli interessi: il TAN (Tasso Annuo Nominale) e il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Per stabilire quanto la proposta è vantaggiosa, si osservi la seconda, riportante i costi inerenti alla pratica. Nel contratto sottoscritto vengono enunciati il prezzo iniziale, gli interessi, il costo della pratica e il totale pattuito. Ipotizzando che il finanziamento abbia luogo, poi va onorato. Qualora si sgarri, la Rc Auto vale, ma si viene inseriti nella “black list” e ottenere un finanziamento analogo sarà molto meno facile.