Il premio medio dell’Rc auto è calato di quasi 100 euro in cinque anni. Il dato emerge dal Bollettino Iper realizzato dall’Ivass, l’autorità di vigilanza delle assicurazioni. Nel quarto trimestre del 2013, quando è cominciata la rilevazione, il prezzo medio era di 515 euro a fronte dei 419 euro del terzo trimestre dell’anno scorso (96 euro in meno). Il 27% in meno. Nella penisola ci sono però ampie differenze di prezzo: in Campania quello medio è pari a 539 euro mentre in Valle d’Aosta è pari a 303 euro.
Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta ha subito importanti riduzioni nel triennio 2013-2016, passando da 380 euro a 246 euro e si è stabilizzato intorno a tale valore nel corso del terzo trimestre del 2018. Il 20,6% dei contratti prevede clausole di riduzione del premio legate alla presenza della scatola nera. La sua diffusione è assai eterogenea: il 60,6% dei contratti stipulati nella provincia di Caserta include la scatola nera mentre nella provincia di Bolzano è pari al 3%.
Attenzione alle polizze temporanee
Durante la presentazione del Bollettino Iper realizzato dall’Ivass, l’authority guidata da Salvatore Rossi ha spronato le compagnie assicurative a presidiare con più determinazione il mercato polizze Rc auto temporanee. La ragione di questa presa di posizione pubblica è lampante: è difficilissimo trovarle e questo rende più facile per i truffatori entrare in questa fascia di mercato. Lo scorso anno la Vigilanza ha fatto chiudere circa 130 siti pirata, in maggioranza con offerte di Rc auto temporanee, ma molto spesso gli stessi truffatori ne riaprono altri quasi identici.
L’Ivass effettua le denunce alle Procure ma questi siti rimangono a volte attivi ancora per mesi in attesa di pronuncia dell’autorità giudiziaria. Bisogna fare educazione assicurativa presso i consumatori per fare in modo che non abbocchino a questo tipo di offerte, ha detto il consigliere Ivass, Riccardo Cesari. Il campanello d’allarme? In questo tipo di truffe viene sempre richiesto il pagamento su carte ricaricabili.
Rc auto e importi minimi, interviene pure l’Europa
Quella che potrebbe entrare in vigore rappresenterebbe una rivoluzione nel settore delle assicurazioni auto. L’Europa spinge per la revisione degli importi minimi e allo stesso tempo assegna un ruolo più centrale allo Stato nella fase di risarcimento post incidenti. In buona sostanza, se un guidatore si mette al volante di una vettura non assicurata e provoca un sinistro, gli organismi nazionali sono chiamati in causa per ripianare la situazione.