E’ una tra le cose più folli della nostra pubblica amministrazione. Eppure, lo sdoppiamento tra Pubblico registro automobilistico e archivio della motorizzazione è stato un caposaldo del modo in cui è stata gestita la motorizzazione di massa del nostro Paese. Nonostante tutti gli anacronismi e le lamentele del caso. Ma, tutto questo, verrà superato prossimamente, grazie all’unificazione dei due registri che, per l’automobilista medio, si tradurrà nella Carta unica del veicolo, uno tra gli effetti più tangibili della riforma della Pa del governo Renzi, ancora in discussione nel governo.
Con questa riforma, il cittadino dovrebbe risparmiare tra gli 11 e i 15 euro, a seconda della fonte. E, comunque, i risparmi andrebbero ad essere contabilizzati nei prossimi anni, visto che la riforma dovrebbe partire per l’anno prossimo semplificando notevolmente la vita degli automobilisti italiani. Accanto a questa novità, però, dovrebbero aumentare le spese per la Pubblica amministrazione, tanto che il portale Omniauto si chiede se i 150 assunti per il nuovo archivio unico saranno pagati con eventuali aumenti delle tasse sugli autoveicoli.
Domanda, però, che resterà ancora senza risposta, visto che, ancora, la riforma della Pubblica amministrazione è solo un progetto di riforma che non si sa se vedrà mai la luce.