Gli inguaribili amanti della velocità possono ancora sognare. Prodotta in Giappone, Mugen Garu è l’ultimo avvincente azzardo nel tuning.
MUGAN, DERIVANZA HONDA
Illustre il passato della Mugen. Nata nel 1973 dal figlio del fondatore Honda Motor Company, ha fatto delle alte prestazioni il suo credo. Al suo attivo la fornitura di motori Formula 1 e preparazioni NSX partecipanti al campionato SuperTurismo giapponese JGTC. Innumerevoli i “tuning” stradali Honda, in particolare S2000, Civic Type R e, sopratutto, Integra. L’impegno viene profuso oggi sulle cosiddette Kei car, ovvero quei veicoli giapponesi di piccole dimensioni, che includono anche microvan e pickup. All’opera sulla S660, ne esce la Mugen Garu, letteralmente gabbiano.
LA SUA FORZA E’ LA LEGGEREZZA
Confinata al solo mercato nipponico (la versione US uscirà entro l’anno), la S660 è una spider sportiva a 2 posti secchi che monta in posizione centrale un 3 cilindri turbo da 660cc e 66 Cv. Pochi, ma con un peso di soli 830 Kg sa essere comunque agile. Rivoluzione per l’elaborato il corpo macchina, interamente ridisegnato. Allargati parafanghi anteriori e posteriori, si dimostra enorme la griglia frontale, affiancata da 2 prese d’aria laterali più piccole. Una mossa spiegata esclusivamente da ragioni estetiche, essendo il motore posto in posizione centrale e non anteriore.
VOLA COME UN GABBIANO
I sottili fanali anteriori sottili ricordano, appunto, le ali di gabbiano. Più semplici le linee del posteriore, dotato di un grosso scarico di forma triangolare proprio nella parte centrale bassa del paraurti. L’unico richiamo reale alla S660 è dato dal roll bar in stile targa e dal pannello del tetto rimovibile. Silenzio invece su eventuali migliorie apportate al cuore pulsante del mezzo, così come alla sua motricità. Ed è qui che abbiamo la novità. Mugen è infatti principalmente rinomata per gli interventi a motore e sospensioni, con solo lievi modifiche aerodinamiche per migliorare le prestazioni. Presentata al Tokyo Auto Salon, sono piuttosto remote le chance di vederla in Europa.