Infiniti QX50 2018 ha superato un primato, apparentemente indistruttibile, quello del rapporto di compressione fisso massimo. Con un sofisticato sistema elettromeccanico inserito, spazia fra 8:1 e 14:1. Il valore più alto permette massima efficienza, utilizzato quando si viaggia con poco gas. Se l’obiettivo è ottenere invece maggiori prestazioni, il rapporto di compressione viene abbassato per evitare la detonazione, che finirebbe per danneggiare il motore.
Infiniti Qx50 2018: come funziona meccanicamente
A livello tecnico, il sistema risulta piuttosto complesso: le bielle sono collegate un lato di un bilanciere montato sui perni dell’albero motore; l’altra estremità è connessa a una bielletta a sua volta montata su un albero a meccanismi eccentrici, fatto ruotare da una leva azionata da un motorino elettrico. Quando la bielletta sale, si abbassa il lato opposto del bilanciere, quindi la biella, e viceversa. Così muta la posizione del punto morto superiore dei pistoni e il rapporto di compressione. Ma anche la corsa (tra 88,9 e 90,1 mm) e la cilindrata (1.970-1.997 cc).
Motore benzina da 272 o 382 Cv
Il primo motore VC-T (a variazione continua della compressione) è un benzina a quattro cilindri turbo con due livelli di potenza: 272 CV e 380 Cv. Secondo quanto dichiarato dal costruttore, le percorrenze sono superiori a 11 km con un litro di benzina. Rispetto al V6 del modello uscente, l’efficienza è stata migliorata fino al 35%. Questa innovazione sembra voler mettere in secondo piano le altre novità introdotte, come il nuovo cambio CVT, lo sterzo By Wire (via cavo) o la nuova piattaforma costruttiva a trazione anteriore o integrale, fabbricata con acciai ad alta resistenza e in grado di migliorare il comportamento su strada e favorendo il risparmio di peso. Come in tutte le Infiniti presenta un abitacolo razionale e lussuoso. I sedili sono in vera pelle come pure la parte bassa della plancia, comprensiva di inserti in legno chiaro. Ben fatto anche il bagagliaio.