
In attesa dei prossimi modelli targati Alfa Romeo, molto attesi dai milioni di appassionati della casa motoristica di Arese sparsi in tutto il mondo, osserviamo dettagliatamente un modello che ebbe scarsa fortuna commerciale nelle concessionarie quando uscì, ma che adesso gode di buona fama nel mercato dell’usato auto: l’Alfa Romeo 90.
L’ammiraglia che avrebbe dovuto traghettare Alfa negli anni Novanta
Figlia della crisi in cui versavano, negli anni Ottanta, gli stabilimenti di Arese, l’Alfa Romeo 90 è da considerarsi un restyling della fortunatissima Alfetta. La casa motoristica milanese, per sostituire la famosa berlina, aveva pensato a un nuovo modello il cui nome progettuale era 156. Gli asfittici bilanci dell’Alfa Romeo, tuttavia, non permisero di realizzare un nuovo pianale, quindi si pensò di riutilizzare quello dell’Alfetta per costruire l’Alfa Romeo 90 che, eccezion fatta per il “look”, è in tutto e per tutto simile al modello che era stata chiamata a sostituire, motorizzazioni comprese. Berlina dalle dimensioni non troppo generose (4,3 metri di lunghezza per 1,6 di larghezza), fu presentata al Salone dell’Automobile di Torino del 1984 e restò in produzione fino al 1987: l’arco temporale più breve per un’ammiraglia di casa Alfa Romeo. E pensare che la sigla 90 stava a significare che il modello avrebbe dovuto accompagnare il Biscione fino alla decade successiva a quella di uscita. Il design del veicolo è caratterizzato da una carrozzeria squadrata progettata da Marcello Gandini per Bertone. La meccanica, invece, non si discosta assolutamente da quella, per altro sublime, dell’Alfetta: motore anteriore, trazione posteriore e freni a disco su tutte le ruote.
Un semplice restyling dell’Alfetta?
Pure i motori dell’Alfa Romeo 90 sono stati ripresi da quelli dell’ultima serie prodotta dell’Alfetta. I più diffusi sono, ancora oggi, il 1.8 benzina da 120 CV e il 2.4 Turbodiesel da 105 CV di potenza. Eccellente, almeno in quegli anni, il 2.5 V6 iniezione capace di sprigionare una potenza di 160 CV. Con questo propulsore fu equipaggiata la cosiddetta Quadrifoglio Oro. La velocità massima con questi motori si aggirava tra i 180 e i 200 km/h.
L’ultimo modello prima dell’arrivo di Fiat
A differenze del progetto motoristico gemello, la 75 basata sulla meccanica della Giulietta, l’Alfa Romeo 90 ebbe uno scarso successo commerciale: ne furono venduti solo poco più di 50mila esemplari. Fu considerata troppo simile all’Alfetta per appassionare gli Alfisti, mentre la 75 grazie a linee più moderne e aggressive realizzò discrete performance nelle concessionarie. Fu, assieme alla 75, l’ultimo modello prodotta da Alfa Romeo prima di essere acquistata dalla Fiat. Proprio perché stretta parente dell’iconico modello del Biscione, però, l’Alfa Romeo 90 è ancora oggi una vettura alquanto solida e funzionale, salvo per le motorizzazioni eccessivamente inquinanti. Per questo motivo mantiene un certo appeal nel mercato delle auto usate.
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