Quanto vale X? E Y? In un’epoca dove le terminologie di marketing sono entrate nel linguaggio comune, anche per l’industria automotive aiutano a capire i nuovi equilibri. Per avere, a grandi linee, un’idea di quanto appeal disponga una determinata azienda basta (più o meno) consultare il valore del brand. Esso prende in analisi, infatti, vari fattori, quali analisi finanziaria, ruolo e forza del marchio. Tra le classifiche redatte annualmente “Interband” è una della più riconosciute. Ecco come si classificano le marche auto nella top 100 generale, priva di distinzioni merceologiche.
Marche auto: Toyota conferma la prima piazza
Dopo il primato nel 2017, Toyota rimane ancora il brand da battere, settimo assoluto. Al colosso giapponese gli esperti hanno quantificato un valore di 53,4 milioni di dollari (+6% rispetto all’anno precedente). Salgono, poi, sul podio Mercedes con 48,6 milioni (+2%) e BMW con 41 milioni (-1%). Quarta, ma lontana dalle prime tre, Honda, a quota 23,68 milioni (+4%); seguita da Ford e Hyundai a 13,9 e 13,5 milioni. Completano la top 10 Nissan (12,21 milioni), Volkswagen (12,2), Audi (12,18) e Porsche (10,7). Immediati inseguitori dei dieci marchi sopra citati Kia (6,92 milioni) e Land Rover (6,22).
Come spiegato in apertura, la classifica viene redatta in base a diversi criteri. Non c’è dunque da stupirsi che un marchio blasonato come Ferrari occupi solamente l’80° posto, con un valore di 5,76 milioni: pesa, in negativo, il volume d’affari, per così dire limitato. A comandare rimane la generale, e con largo distacco, sempre Apple (214,48 milioni di dollari). L’eredità lasciata dal padre fondatore Steve Jobs è passata in ottime mani. Ma occhio: alle sue spalle si collocano Google (155,5) e soprattutto Amazon (100,76), marchio “top growing”, ovvero tra quelli che sono maggiormente cresciuti negli ultimi dodici mesi. In quarta posizione un altro colosso hi-tech, Microsoft, mentre Coca Cola chiude quinto.