Ferrari 488 Pista è la Supercar 2019 dell’anno

L'auto è spinta dal motore V8 biturbo da 3,9 litri e 710 CV

Ferrari 488 Pista, ultima serie speciale con il potente propulsore V8, è la Supercar dell’anno. Il riconoscimento è stato assegnato nell’ambito dei Motors Awards 2019 di News International e consegnato da Jeremy Clarkson. L’esperto ha pubblicato un articolo entusiasmante in cui afferma che la 488 Pista è così sensazionale da far brillare la polvere. A suo dire la 488 Pista è una delle auto più elettrizzanti, belle e di successo mai realizzate e, dopo averla guidata, si ha l’impressione che tutte le altre vetture siano fatte di schiuma e corteccia.

E c’è anche la Ferrari 488 Pista Spider

Di bolide in bolide, l’ispirazione della 488 Pista Spider è la 488 Pista, supercar che trasferisce su strada l’esperienza in pista (di qui il nome) delle 488 Challenge e 488 GTE. Dalla 488 Pista il team del centro stile Ferrari è partito con l’obiettivo di fare un salto in avanti nell’insieme di efficienza aerodinamica, essenzialità nelle forme e spirito racing. Anche la 488 Pista Spider dunque fa tesoro dello sviluppo fatto per le corse.

I numeri sono tutti dalla sua parte: 340 chilometri orari è infatti la velocità massima della Ferrari 488 Pista Spider. Cinquantesima scoperta di Maranello, è quella con il miglior rapporto peso tra potenza (1,92 kg per CV di potenza). Sono invece 461 i centimetri di lunghezza della Ferrari 488 Pista Spider. In larghezza misura 198 centimetri e in altezza 121 centimetri. Il peso a secco è di 1.380 kg. Scatta da 0 a 200 orari in 8 secondi netti. La qualità e l’intensità del rombo del motore V8 sono date dai nuovi collettori di scarico in Inconel.

Dalle Ferrari più veloci alle più belle

Le due Ferrari Monza SP1 e SP2 sono i primi progetti di una serie a tiratura limitata denominata Icona, che evoca i modelli sportivi degli anni Cinquanta. La SP1 e la SP2 nascono dallo stesso progetto. Sono lunghe 465 centimetri e alte 115. Senza tetto, al posto del parabrezza hanno il virtual windshild. I rollbar di sicurezza dietro i sedili (o il sedile, per la monoposto) sono carenati. Il Wind Shield Virtual (parabrezza virtuale) brevettato per le SP1 e SP2, permettere al pilota di guidare in velocità senza risentire degli effetti dell’aria.

L’idea è stata sviluppata dal Centro Stile Ferrari prima in virtuale poi in fisico, nella Galleria del Vento, con un modello reale delle auto su cui si sono alternati collaudatori e manichini strumentati. Il parabrezza virtuale minimizza gli effetti dell’aria che fluisce sopra il cofano motore. Si tratta di un passaggio aerodinamico al di sotto del cupolino: l’aria entra nella presa d’aria, viene convogliata, accelerata e diretta verticalmente davanti al quadro strumenti.

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