Trofeo Aido, al via la corsa che coniuga passione per auto d’epoca e beneficenza

Torna l’appuntamento con la gara dedicata a Monica Giovanelli giunta alla 16esima edizione

Un'auto d'epoca
Un'auto d'epoca

Domani ritorna l’appuntamento con la 16esima edizione del trofeo Aido “Monica Giovanelli”, la gara di regolarità per auto d’epoca che strizza l’occhio alla beneficenza. La collaborazione tra la Scuderia Brescia Corse e il gruppo di Gardone Val Trompia dell’Associazione italiana donatori di organi ha permesso di trasmettere il messaggio solidale attraverso le corse automobilistiche. Il gruppo Aido è intitolato a Monica Giovanelli per cercare di promuovere lo spirito della donazione di organi e sostenere l’ideale della solidarietà.

Ammesse le auto costruite fino al 1961

La competizione è nata per la prima volta nel 1997, si corre nella provincia di Brescia ed è riservata alle auto storiche costruite fino al 1961. Anno dopo anno la gara ha assunto sempre più interesse sia tra gli abitanti della provincia di Brescia e non solo, sia a livello nazionale richiamando ogni edizione auto e piloti migliori, ansiosi di confrontarsi sul tracciato del trofeo e desiderosi comunque di trasmettere un messaggio all’insegno della solidarietà e della donazione.

Il “Challenge Aido Autostoriche”

La gara fa parte di un calendario di gare organizzato dall’Aido, il Challenge Aido Autostoriche, che prevde cinque gare di regolarità per vetture d’epoca che coniugano la passione per i motori con la volontà di diffondere il messaggio di solidarietà che l’Aido ha nel proprio statuto fondativo. I prossimi appuntamenti sono previsti sabato 4 e domenica 5 ottobre con la gara “Campagne e cascine, 12esima edizione della Coppa 3T”; l’11 ottobre con la Coppa Franco Mazzotti; il 22 marzo 2015 con la seconda edizione del Trofe Foresti e infine ad aprile la Coppa dei Castelli pavesi valida anche per il campionato Csai.

Il programma

In due giorni saranno 220 i chilometri da affrontare per i piloti che prenderanno parte alla corsa. Si partirà da Gardone Val Trompia per arrivare a Sarezzo. Nel mezzo la salita verso Marcheno, quindi Lodrino, Odolo, Nave, Cellatica e via su verso il Passo del Maniva per poi riscendere lungo la Valtrompia.

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