Audi Avus quattro: mai messa in vendita, ispirò l’A8

Da una sua costola uscirà la celebre ammiraglia

Gli ultimi mesi del 1991 influenzarono considerevolmente Audi. Due i prototipi che fecero da apripista ai modelli degli anni successivi, con gli effetti percepibili sino ad oggi: la quattro spyder e la Avus quattro.

DA UNO STORICO CIRCUITO TEDESCO

Meccanica Avus con un motore a benzina W12, precursore di quello della ammiraglia A8. Concept esposto nel museo aziendale di Ingolstadt estremamente popolare sino all’epoca recente. Stile all’avanguardia, spiccò anche per la qualità della fabbricazione, basti pensare al corpo vettura, costruito a mano e privo di vernice. Ruote ai margini della carrozzeria, tetto particolarmente arcuato e coda nettamente pronunciata. Il design era una manifesto di sportività, così il nome, che si rifaceva alla Automobil Verkehrs und Übungs-Straße, una fra le prime strade per il transito delle automobili. Inaugurata nel 1921, venne utilizzata fino al 1998 anche per attività agonistiche. Circuito situato in quel di Berlino, che rivestì importanza cruciale per la Germania, fino alla seconda guerra mondiale. Termine “quattro” marchio invece registrato da Audi, ad indicare la trazione integrale.

IDEE CONCRETIZZATE

La carrozzeria è in alluminio, come il telaio, e presta tributo alle corsaiole Auto Union degli anni ’30. Complice l’assenza di vernice, la Avus quattro dichiarava una massa a secco nell’ordine dei 1.250 chili. Cura certosina riposta pure sulla meccanica, favorita dal telaio space frame, con livelli altissimi di rigidità e leggerezza. Tre anni più tardi l’ASF sarebbe arrivato in produzione sulla A8. Quest’ultima avrebbe inoltre ricevuto il motore W12 da 6.0 litri, fatto esordire dalla Avus quattro in qualità di riproduzione. Vennero accreditati al sei litri 502 CV, sufficienti per assicurare al mezzo uno scatto da 0 a 100 in 3 secondi, con velocità massima di 334 km/h. La Avus quattro fu presentata al Salone dell’automobile di Tokyo, trascorsa appena una mancata di mesi dalla quattro spyder. Prototipo che, nonostante non vedrà mai le concessionarie, fece da esempio nella costruzione dell’ammiraglia A8.

 

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