
Ci siamo messi al volante della piccola Hyundai i10 per testare questa citycar che sta conseguendo ottime performance commerciali. È la prima vettura di Hyundai progettata e assemblata interamente in Europa, anche perché pensata principalmente per gli automobilisti del Vecchio Continente. Il motore è un benzina 1.0 a 3 cilindri che offre una potenza massima di 66CV a 5.500 giri/min. Un propulsore che permette una marcia fluida, soprattutto in città. Ovviamente la piccola coreana fatica nell’allungo, raggiungendo, una velocità massima di appena 155 km/h (ma il limite in autostrada è 130 km/h, ndr). La Hyundai i10, tuttavia, ha emissioni contenute (108 g/km di CO2) e ha consumi molto modesti (21 km con un litro, ciclo extraurbano).
UNA SUBLIME TENUTA DI STRADA – La Hyundai i10 risponde prontamente alle sollecitazioni del guidatore, sia quando si spingono i pedali, sia quando s’impostano le curve. Scarse, per non scrivere nulle, le vibrazioni: la casa sudcoreana ha compiuto grandi passi in avanti sotto questo profilo. Stupisce l’efficacia del cambio manuale a cinque velocità che garantisce innesti precisi e una piacevole fluidità, anche grazie alla comoda posizione rialzata della leva. Non abbiamo potuto provare l’automatico a 4 rapporti, ma il solo fatto di poterlo richiedere ci sembra un plus importante. Eccellente il sistema di gestione della stabilità (VSM) che permette a questa piccola citycar una notevole stabilità, specie in curva.
SPAZIOSITA’ AI MASSIMI LIVELLI PER IL SEGMENTO A – Il design della nuova Hyundai i10 è più accattivante rispetto al passato, anche grazie alle nervature sulla fiancata e ai fari ottici LED. Abbiamo provato l’allestimento Sound Edition che, a fronte di una spesa leggermente superiore rispetto alla versione base, offre un sistema d’infotainment assolutamente di prim’ordine, specie per una vettura con un costo complessivo inferiore ai 13.000 euro. L’abitacolo è spazioso, soprattutto per un’autovettura afferente al segmento A. In quattro si sta comodi e dietro un guidatore alto 180 cm può sedere tranquillamente una persona della stessa altezza senza che questa sia costretta a premere con le proprie ginocchia contro il sedile anteriore. Ottima la scelta dei materiali, con un particolare plauso ai tessuti.