Il problema degli ingorghi nelle grandi città è all’ordine del giorno. Per questo, nella capitale, entrerà in funzione Street Control.
Street Control: come funziona
Se non ci accontentavamo dell’autovelox, adesso abbiamo un altro sistema di telecamere che multerà, in real time, le vetture parcheggiate in divieto di sosta o in doppia fila. Il funzionamento è molto semplice e immediato. La telecamerina verrà posizionata su alcune macchine dei vigili di Roma. Quando questi scoveranno un mezzo in doppia fila o in divieto di sosta la camera scatterà una fotografia ed invierà direttamente il verbale all’automobilista indisciplinato, individuato automaticamente grazie alla targa.
Per il momento sono stati fatti solo dei test di prova in cui, però, il sistema sembra dare i suoi frutti. In un’ora le telecamere hanno elaborato ben 500 verbali per vetture lasciate in doppia fila.
Sanzioni
Dai 40 euro fino agli 82. Le sanzioni saranno varie a seconda dell’infrazione. 40 euro per la doppia fila o per il divieto semplice, 82 per chi parcheggia su strisce pedonali, posti per disabili o corsie bus. Chi pagherà la multa entro cinque giorni avrà uno sconto del 30 per cento.
Polemiche sul traffico
Dieci equipaggi per turno avranno quindi la possibilità di sperimentare lo Street Control in quindici zone selezionate di cui nove del centro ed altre sei ad est della capitale.
I percorsi sono stati preparati dal comandante generale Raffaele Clemente. Questa nuova iniziativa, voluta dal sindaco Ignazio Marino, è compresa nel piano di fluidificazione del traffico di cui tanto si sta parlando in questo periodo.
Molti, infatti, i contrasti sorti tra comune e cittadini che si sentono assaliti ogni giorno dai turisti che invadono la città con i bus togliendo posti liberi ai parcheggi nelle aree del centro e monumentali. Inoltre è sempre più presente il problema dell’inquinamento che si cerca di ridurre con varie iniziative. Tra qualche giorno, infatti, scatterà il blocco delle due ruote nel centro di Roma, con grande dissenso dei commercianti che tutte le mattine utilizzavano il motorino per recarsi al lavoro.
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