Mercedes Benz

Sinonimo di eleganza e raffinatezza Mercedes deve il suo nome alla figlia di Emil Jellinek, console dell’Impero Austro-Ungarico a Nizza, appassionato di automobili e uomo d’affari, che per primo suggerì alla Daimler la produzione di auto dal baricentro basso e larghe carreggiate. Parliamo del più vecchio brand automobilistico, fondato nel 1902.

L’uso del termine Mercedes-Benz, caratterizzato dalla classica stella a tre punte cinta d’alloro, risale tuttavia al 1926 con la fusione della Daimler con la Benz & Cie, quattro anni dopo il cambio della guardia tecnico tra Paul Daimler e Ferdinand Porsche. Nel 1933, con l’ascesa al potere di Adolf Hitler, grande appassionato di automobili, che abolì e ridusse le tasse elevate che impedivano ai clienti di acquistare auto, la Casa di Stoccarda riuscì a rispondere all’incalzante crisi economica e l’intero settore automobilistico in Germania visse un momento molto propizio. Proprio in quegli anni Mercedes-Benz diede avvio alla produzione di auto per tutti, non troppo esclusive, e per pochi, in modo da ampliare il suo mercato, e furono realizzati i modelli 130, 150 e 170H; nel 1926 fu lanciata la 260D, prima vettura di serie al mondo con motore diesel, e poi la 170V.

La produzione di vetture Mercedes raggiunse livelli altissimi fino alle soglie della Seconda Guerra Mondiale, quando venne improvvisamente bloccata dalla decisione di Hitler di impiegare tutte le materie prime, carburanti compresi, per la costruzione di veicoli militari di terra, mare e cielo. Non solo Mercedes ma anche tutte le altre case automobilistiche finirono sull’orlo del fallimento, fino a quando proprio lo stesso Hitler chiese loro di iniziare a produrre veicoli da guerra.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, però, furono distrutti gli impianti di Sindelfingen, Untertürkheim, Berlin-Marienfelde e Mannheim, e la ripresa delle attività arrivò nel 1948, sotto la guida di Wilhelm Haspel, con la realizzazione di vetture che riuscirono a realizzare un grandissimo successo, dalla 220, alla 300, 170D, 170S, L3500, e alla 300 SL da gara e “ali di gabbiano”, bandiera della produzione automobilistica Mercedes-Benz negli anni ’50. Nello stesso periodo Mercedes si dedicò alla preparazione per l’attività sportiva fino alla realizzazione della 300 SL da gara.

Nel 1952 scompare improvvisamente Wilhelm Haspel e questo evento segna un momento importante per la storia di Mercedes, divisa tra il periodo di ricostruzione e quello del nuovo boom economico per il marchio tedesco. Da allora, nulla è riuscito più a fermare l’evoluzione e la crescita di questa Casa tedesca e, quando nel 1975 diventa responsabile del design il friulano Bruno Sacco, subisce un deciso cambiamento anche lo stile delle vetture Mercedes e debutta la stella sul cofano.

Si susseguono la SL e SLC (R107) del 1971, la S (W116) del 1974, la E (W123) del 1976, la 300SD con il primo turbodiesel al mondo del 1977, la G fuoristrada e la nuova ammiraglia S (W126) nel 1979. Negli anni Ottanta arrivano la coupè di lusso SEC (serie W126), la 190 (W201) per la prima volta con l’innovativo retrotreno multilink, la berlina E (W124) e la nuova generazione di SL (R129).

Modelli Merceds Benz

All’indomani della caduta del Muro di Berlino e negli anni Novanta la produzione Mercedes si intensifica e nascono modelli che segneranno la storia e il successo della Casa di Stoccarda  fino ai giorni nostri, dalla discussa Classe A, che ha rappresentato un vero e proprio boom e record di vendite per la casa che prosegue tuttora in ogni sua variante, alla innovativa Smart due  posti, per arrivare a Classe C (W202), nuove generazioni di Classe E (W124), fino ad arrivare a Classe B e ogni nuova variante ed evoluzione delle Classi C ed E, vetture che continuano a rappresentare esempi di innovazione e sicurezza tecnologica, lusso, raffinatezza ed eleganza.

I veicoli Mercedes-Benz si dividono in Classi a seconda del tipo e dell’appartenenza ad ognuna di esse, ma non mancano modelli speciali realizzati dall’AMG di Affalterbach per la strada e le competizioni Turismo del DTM, unità motrici di Formula 3 e un team di Formula 1, direttamente controllato nel biennio 1954-1955 (due iridi vinte), dopo i 33 Gran Premi dominati su 56 disputati prima della Seconda Guerra Mondiale, e nuovamente attivo a partire dal 2010 dopo l’acquisto della inglese Brawn GP.

Nel 2001 si è celebrato il centenario del marchio Mercedes, mentre nel periodo successivo il colosso di Stoccarda ha continuato a registrare trend decisamente positivi (nonostante le difficoltà dei marchi Mitsubishi e Chrysler, dai quali la casa tedesca “divorziò” rispettivamente nel 2006 e 2007), grazie ad ulteriori ampliamenti della gamma con prodotti innovativi dedicati anche a nicchie di mercato: dalla monovolume Classe B alla supercar SLR McLaren.