Quando si parla di fumo in auto, ci sono due aspetti da tenere in considerazione. Da un parte ci sono infatti le norme in vigore che comportano una multa in caso di trasgressione. Ma dall’altra ci sono anche le regole del buon senso, altrettanto importanti anche ai fini della salute e della sicurezza. Smettere di fumare da soli è possibile, ma con il supporto del proprio medico o di uno psicologo le probabilità di successo aumentano.
Nei primi giorni di astinenza, sono più intensi i sintomi della mancanza del tabacco: nervosismo, ansia e irritabilità. I rischi per chi guida sono quindi destinati ad aumentare. La concentrazione cala parecchio, anche perché uno degli elementi contenuti nel tabacco, la nicotina, accresce il livello di dopamina nei circuiti cerebrali: quando accende una sigaretta, il fumatore si sente subito meglio, più sveglio e reattivo. Nell’automobilista, questo meccanismo produce una sensazione di maggiore lucidità, che spinge a guidare troppo a lungo senza prendersi quelle pause di cui l’organismo avrebbe bisogno.
Norme sul fumo in auto
La legge non pone limiti al fumare al volante. Anche in presenza di malati, anziani o persone che patiscono il fumo passivo. Il divieto scatta quando, a bordo dell’auto, ci sono minori o gestanti. Per chi non lo rispetta, la multa arriva a 550 euro, anche se i finestrini sono abbassati, o se la vettura è in movimento e ha il climatizzatore in funzione. Le ragioni vanno ricondotte alla salute.
In un ambiente piccolo e chiuso, come l’abitacolo di un’auto, le 4.000 sostanze nocive presenti nel fumo di sigaretta, tra cui nicotina, catrame, polonio, ammoniaca, benzene, si uniscono all’inquinamento atmosferico proveniente dall’esterno, trasformando l’interno del veicolo in una camera a gas. Si calcola che bastano 8 minuti con i finestrini chiusi per far schizzare di 10 volte i limiti stabiliti dalla legge per le città sulle concentrazioni di polveri sottili.
Fumo in auto: rischi e consigli
Ci sono anche altre conseguenze legate al fumo in auto che sono spesso sottovalutate. Il fumo si deposita sulle superfici e sui rivestimenti del veicolo. Per eliminare il cattivo odore e la presenza di sostanze nocive, è indispensabile ricorrere all’igienizzazione dell’abitacolo. I centri specializzati dispongono degli strumenti più adeguati per ripulirlo a fondo anche negli angoli in cui le polveri sottili si annidano.
Per le donne in gravidanza la situazione è anche peggiore: il fumo ha molti effetti nocivi sul feto. Il monossido di carbonio attraversa la barriera placentare riducendo l’apporto di ossigeno. Il fumo è il maggiore fattore di rischio per il basso peso alla nascita, causa aborti spontanei e complicazioni durante la gravidanza. Senza dimenticare che nel periodo della prima infanzia il fumo passivo è associato a infezioni polmonari nei neonati, irritazione ad occhi, tosse e disturbi respiratori, aumento del rischio di crisi di asma e otiti.