Via libera al Documento unico di circolazione auto. Si tratta di un bel passo in avanti nel segno della semplificazione perché un solo documento contiene adesso il libretto di circolazione e il certificato di proprietà. Ma il vantaggio che deriva dall’introduzione del Foglio Unico di circolazione è anche di un altro tipo ovvero il risparmio per gli automobilisti nelle spese di gestione. Più esattamente il taglio del costi è di 39 euro per una spesa complessiva di 61 euro, considerano l’eliminazione di due bolli per un totale di 32 euro e la riduzione della tariffa del Pubblico registro automobilistico) di 7 euro.
Documento unico di circolazione auto, cosa c’è da sapere
La novità è già operativa poiché il decreto del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture relativo all’approvazione del modello unificato per il rilascio del documento unico di circolazione e di proprietà per gli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi è già stato pubblicato. Il documento prevede che dal primo gennaio 2020 venga cancellata la modulistica sulle immatricolazioni e l’aggiornamento della carta di circolazione. Motorizzazione e Pubblico registro automobilistico faranno adesso riferimento a un solo documento, unico e più semplice.
Cosa cambia per le auto in circolazione
La nuova carta di circolazione sostituisce il certificato di proprietà del veicolo, di competenza dell’Aci, e il libretto di circolazione prodotto dalla Motorizzazione civile. L’Italia sia allinea così agli altri Paesi europei con tanto di ottimizzazione dei costi di produzione, archiviazione e controllo a carico dell’amministrazione.
All’unico documento corrisponde una tariffa unica che prende il posto dei diritti di Motorizzazione e gli emolumenti per l’iscrizione o la trascrizione di ogni veicolo al Pra. Occorre precisare che restano valide le carte di circolazione rilasciate prima dell’entrata in vigore del decreto e quelle rilasciate successivamente fino al primo luglio 2018.
Dal punto di vista operativo, il rilascio del documento unico, che sostituisce i due documenti attualmente previsti, è effettuato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ferma restando la responsabilità, in capo a ciascuna amministrazione (Ministero e Pubblico registro automobilistico) dei dati contenuti. Le carte di circolazione e i certificati di proprietà già rilasciati, anche in formato elettronico, mantengono la loro validità fino a che non intervenga una modifica dei dati dei veicoli che richieda l’emissione di una nuova carta di circolazione.